Gianni Fanni, storico presidente di Unicop Sardegna, è stato confermato all’unanimità presidente della
centrale cooperativa. L’elezione è avvenuta nel corso del IV Congresso regionale, che si è celebrato nei
giorni scorsi a Oristano. L’organizzazione opera in Sardegna con 4 Unioni provinciali, che contano
complessivamente una base associativa di 316 cooperative presenti nei settori dell’agricoltura e della pesca, dei servizi, nel terzo settore e nei trasporti.
“Questi dati di crescita sono confermati dalla costante richiesta di costituzione di nuovi sodalizi che
intendono affacciarsi al sistema cooperativo, intraprendendo nuove iniziative basate su idee progetto
realmente cantierabili e a cui Unicoop Sardegna e le sue unioni territoriali dedicano un apposito studio di
fattibilità”, ha affermato il presidente Gianni Fanni. Nel corso dell’ultimo mandato ci sono state 59 nuove
costituzioni grazie anche all’importante contributo della Sede nazionale, attraverso il proprio fondo
mutualistico per lo sviluppo della cooperazione denominato Unifond. “Diviene necessario pertanto
proseguire questo percorso di crescita e valorizzazione del “fare buona cooperazione” sostenendo progetti
specifici mirati, che consentano nel medio periodo un’occupazione stabile a chi investe nel progetto
cooperativa. È quindi importante continuare in questo progetto di sana cooperazione che Unicoop ha inteso
perseguire già dal lontano 1999”, prosegue Fanni.
Alla relazione del presidente sono seguiti gli interventi di Carla Della Volpe, presidente di CoopFin Spa, di
Gian Matteo Panunzi, professore di Bioeconomia all’Università di Roma Tor Vergata, di Francesco
D’Ulizia, responsabile nazionale Unicoop del dipartimento “Terzo Settore”, di Lorenzo Stura, presidente
vicario nazionale di Unicoop, prima del dibattito che ha registrato numerosi interventi dei delegati presenti.
Il Congresso Unicoop è stata l’occasione per discutere delle sfide della sostenibilità e del ruolo delle
cooperative. “La transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili è diventata una delle
grandi sfide dei nostri giorni. Gli effetti di un modello sociale ed economico dominato dal principio della
massimizzazione del profitto sono tangibili sull’ecosistema terrestre e sulle popolazioni. Il cambiamento
climatico, la perdita della biodiversità, le ingiustizie ambientali e sociali, ci impongono un profondo
ripensamento del modo in cui governi, imprese, sistemi finanziari, portatori d’interesse e individui
interagiscono con il nostro pianeta. È auspicabile, quanto necessario, cogliere le opportunità offerte dalle
nuove tecnologie; in tutto il mondo i cittadini si stanno unendo per riacquistare rilevanza nel settore
energetico, attraverso azioni dirette e partecipate che mirano alla costruzione di una società più equa e
sostenibile; è arrivato il momento anche per noi di affrontare, in maniera tangibile questo processo di
transizione”, ha detto Gianni Fanni. “Unicoop intende assumere un ruolo di facilitatore nel territorio
procedendo con le proprie strutture alla realizzazione di incontri mirati con le imprese cooperative
associate dei vari settori di appartenenza, al fine di contribuire di concerto con le istituzioni, i centri di
ricerca e le università, ad uno sviluppo sostenibile coerente ed in linea con i 17 obbiettivi dell’Agenda 2030
delle Nazioni Unite”, ha concluso il presidente Fanni. Di queste sfide si parlerà anche al IV Congresso
nazionale Unicoop, in programma a Roma il prossimo 18 novembre.
Del nuovo Consiglio direttivo regionale di Unicoop fanno parte Gianni Fanni, Antonio Solinas, Francesco
Arru, Antonio Ignazio Garau, Antonio Marongiu, Giancarlo Puddu, Francesca Dessì, Miti Pinna e Giancarlo
Carta.
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