Il contrasto al falso made in Italy e la lotta per la trasparenza nelle etichette, passando per le battaglie sul cibo sintetico e le farine di insetti sino alla difesa del ruolo degli agricoltori in tema di politiche nazionali e soprattutto in Ue con la nuova Pac, per arrivare alle necessarie azioni sulle politiche di sostegno contro i danni da una fauna selvatica che in tutta Italia costa agli agricoltori circa 200 milioni di euro.
È passata da questi grandi temi la giornata dedicata a Orgoglio Coldiretti, che ha visto in tutta Italia in 96 province, la partecipazione record di oltre cinquantamila agricoltori, per chiedere soluzioni immediate in una giornata cruciale per un’organizzazione che quest’anno festeggia i suoi ottanta anni. Anche in Sardegna nelle quattro province con oltre 1.500 agricoltori e allevatori si sono messi al centro i temi più importanti dell’agricoltura sarda e nazionale, con uno sguardo importante alle battaglie future. Quattro le assemblee regionali tra Cagliari e Sassari, Oristano e Dorgali che ha visto anche la partecipazione del segretario generale Vincenzo Gesmundo.
“Coldiretti da 80 anni può fregiarsi dello stesso logo e stesso nome e oggi queste assemblee hanno permesso di mettere a confronto dirigenti e la base sociale in un momento fondamentale per la vita della nostra associazione – sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna – un momento importantissimo per ascoltare e condividere le esigenze dei nostri produttori in un dialogo costante e focalizzato a uscire dalle vertenze attuali – conclude – davanti abbiamo tante sfide da vincere e possiamo raggiungere gli obiettivi solo programmando il futuro migliore tutti insieme e spingendo la politica sarda, nazionale ed europea a mettere l’agricoltura al centro delle sue decisioni”.
“Quello di oggi è stato un momento importante per discutere insieme delle azioni fatte grazie a un’associazione sempre giovane – sottolinea Luca Saba, direttore regionale – oggi rilanciamo l’Orgoglio Coldiretti che portiamo avanti per una associazione presente e protagonista di tante battaglie. Non ci sono stati anni, mesi e giorni, in cui Coldiretti non si sia contraddistinta nelle sue attività e nella difesa dei suoi soci e del mondo agropastorale con autorevolezza conquistata nel tempo – continua – cerchiamo di valorizzare il sistema agricolo e tutelare i consumatori ed essere presenti nei tavoli istituzionali in cui abbiamo già ottenuto importantissime vittorie come i 74 milioni di euro della legge del 2022 dopo la manifestazione di Cagliari – conclude Saba – fu un momento fondamentale in un periodo difficile della nostra regione. C’è ancora tanto da fare ma andiamo avanti con questo spirito che rappresenta la nostra forza al fianco di agricoltori e allevatori”.
Tanti i focus fatti in tutta la Sardegna con la partecipazione dei tantissimi soci, donne e giovani, allevatori e agricoltori con i presidenti provinciali e direttori Giorgio Demurtas e Luca Saba a Cagliari, Leonardo Salis e Alessandro Serra da Dorgali (Nuoro-Ogliastra) insieme al presidente nazionale Cualbu; Antonello Fois ed Ermanno Mazzetti a Sassari e Paolo Corrias con Emanuele Spanò da Osristano. Tra i punti esaminati quello sulla fauna selvatica che vede in testa i cinghiali che rappresentano il maggior pericolo anche per i cittadini, con 170 incidenti stradali con morti e feriti causati nel 2023 proprio dall’impatto con cinghiali e altri animali selvatici, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Senza dimenticare gli ingenti danni alle coltivazioni. Altro problema che pesa sui bilanci delle imprese è il crollo dei prezzi pagati alla produzione in molti settori simbolo, a partire dal grano, aggravato peraltro dal fenomeno delle pratiche sleali. Da qui anche l’approfondimento sul falso made in Italy con le importazioni di cibo che sono aumentate del 60% nell’ultimo decennio raggiungendo il valore record di 65 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. Un fenomeno drammatico contro la quale la Coldiretti ha portato diecimila agricoltori alle frontiere del Brennero, lanciando una grande mobilitazione per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola, con la raccolta di un milione di firme. La campagna potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.