Cagliari. La Regione Sardegna aderisce alla XV Giornata Europea Contro la Tratta degli esseri umani e rinnova il suo impegno nelle politiche anti-tratta. Per domani 18 ottobre 2021, nell’ambito del Piano Regionale per l’Immigrazione 2020, in collaborazione con la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli titolare del progetto Elen Joy e le ACLI, la Regione ha organizzato una serie di iniziative di sensibilizzazione sul territorio.
Anche nel 2021 l’amministrazione regionale, in qualità di partner, ha contribuito all’attuazione del progetto “Elen Joy” (Avviso n.3/2019 della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le pari opportunità). Un’iniziativa ancora in corso, volta ad assicurare tutela e protezione alle vittime, il loro inserimento in strutture protette e l’accompagnamento verso l’autonomia. Nell’azione di contatto ed emersione il progetto collabora con le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato. Sono attivi tre sportelli nelle sedi di Cagliari, Sassari e Nuoro.
Tra le altre attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento in ambito lavorativo finalizzate all’inclusione sociale, la Regione è scesa in campo con DI.AGR.A.M.M.I (approvato con la DGR 9/6 del05.03.2020) un progetto integrato di inclusione attiva rivolto a vittime di violenza, tratta e grave sfruttamento, ai minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, ai beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria ed alle persone a rischio di discriminazione.
“La tratta – afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, è una gravissima, orrenda violazione dei diritti umani. Le vittime hanno diritto a sostegno e protezione per inserirsi nelle nostre società. È necessario sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alla tratta di esseri umani, operando sinergicamente e rafforzando la collaborazione e il dialogo tra le istituzioni che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni per garantire interventi efficaci e coordinati”.
“Questa giornata – afferma l’assessora del lavoro, Alessandra Zedda – sia l’occasione per riflettere su un fenomeno che in Europa interessa quasi un milione di persone e che rappresenta per le organizzazioni criminali transnazionali il secondo business dopo il narcotraffico. Per contrastare la tratta degli esseri umani – aggiunge l’esponente dell’esecutivo Solinas – occorre fare emergere un fenomeno sommerso, far conoscere le sue dimensioni e le sue orribili forme di sfruttamento e schiavitù, offrendo un’opportunità di reinserimento sociale alle vittime . Nonché monitorare costantemente il fenomeno sul territorio regionale”.
A tal fine La Regione Sardegna intende promuovere l’istituzione di un Osservatorio permanente sullo sfruttamento degli esseri umani con funzioni consultive, propositive, di studio e ricerca, tramite il quale promuovere una maggiore collaborazione tra tutti gli attori che operano nel territorio, a sostegno della cultura della legalità.
Lunedì 18, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali saranno promosse attività di sensibilizzazione nelle città di Cagliari, Quartu, Iglesias, Oristano, Nuoro e Sassari. I volontari del servizio civile ACLI distribuiranno materiale informativo sul tema della tratta di esseri umani (brochure, gadget, numeri di reperibilità per l’accesso ai servizi). Il materiale informativo sarà disponibile negli sportelli del progetto regionale IMPACT e nelle nuove sedi del progetto ELEN JOY (Sassari, in Largo Seminario 6 e Nuoro, in via La Marmora 138). Dalle ore 9 alle 11.30, negli Istituti di ordine superiore della Sardegna verranno trasmesso on line un webinar sul fenomeno della tratta e dei video inediti prodotti dal numero verde nazionale anti tratta e Dipartimento per le Pari Opportunità. Nel mese di ottobre proseguirà la campagna di comunicazione nazionale della “Giornata Europea Contro la Tratta” patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Regione Sardegna e i Comuni di Cagliari, Sassari, Quartu S. Elena, Iglesias, Oristano e Nuoro esporranno dei banner nelle sedi istituzionali o in luoghi simbolici.