Giornata mondiale della poliomielite

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Il 24 ottobre si è  celebrata la Giornata mondiale della poliomielite. Quest’anno l‘evento ha  assunto un particolare significato in quanto ricorre il 30° anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), lanciata nel 1988 dall’OMS, in collaborazione con UNICEF, Rotary e CDC (Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie), con l’obiettivo di eradicare il poliovirus.

Eradicare una malattia vuol dire eliminare globalmente l’agente infettivo.

Il virus della poliomielite ha una scarsa sopravvivenza nell’ambiente esterno, non è veicolato da animali e non vi sono portatori cronici. L’uomo rappresenta la sola riserva animale di poliovirus pertanto i poliovirus presenti nell’ambiente sono diretta conseguenza di infezioni recenti per la polio della comunità umana. Queste condizioni, grazie alla scoperta di vaccini efficaci, rendono possibile la sua eradicazione.

In un passato recente la poliomielite era l’incubo di molti genitori; l’infezione infatti colpiva soprattutto i bambini nella prima infanzia causando paralisi e talvolta anche la morte.

Nel 1988 i paesi in cui la malattia era endemica erano 125, e i casi che si verificavano ogni anno erano stimati oltre 350.000.

I progressi realizzati dal 1988 ad oggi, grazie al Programma Global Polio Eradication Initiative e alle strategie indicate dall’OMS, sono evidenti. Ben quattro Regioni dell’OMS, Americhe, Pacifico occidentale, Europa e Sud-est Asiatico, sono state dichiarate “polio-free” e il 20 settembre è stata annunciata l’eradicazione del poliovirus selvaggio (WPV) sierotipo 2.

L’Italia è stata ufficialmente certificata “polio-free” il 21 giugno 2002, anche se l’ultimo caso che si è manifestato nel nostro paese risale al 1982.

Purtroppo il traguardo dell’eradicazione definitiva del poliovirus non è stato ancora raggiunto e la poliomielite continua ad essere endemica in tre nazioni: Pakistan, Afghanistan e Nigeria.

La persistente circolazione di poliovirus, pur se in zone limitate, pone a rischio di reintroduzione del virus in tutti i Paesi, anche quelli “polio-free”. Ne è esempio l’isolamento di poliovirus nel maggio del 2018 in Papua Nuova Guinea, paese libero dalla polio da più di 18 anni, dichiarato polio-free nel 2000.

Verso l’eradicazione
Nell’attesa di riuscire ad eliminare il poliovirus nelle aree in cui continua a circolare, per assicurarsi che i Paesi dichiarati polio-free continuino ad esserlo occorre continuare a seguire gli obiettivi indicati nel Piano per l’Eradicazione della Poliomielite (GAP III), approvato dall’OMS e in particolare:

Raggiungere e mantenere alte coperture vaccinali (pari almeno al 95% della popolazione). Dal momento che la trasmissione dei poliovirus è più efficace tra gli individui non vaccinati o che non hanno completato il ciclo vaccinale, è molto importante evitare la formazione di sacche di popolazione sensibili.
Limitare la presenza e la manipolazione dei poliovirus in laboratori essenziali (quali ad esempio produttori di vaccini) opportunamente certificati.
Mantenere e implementare sistemi di sorveglianza efficienti atti e rilevare l’eventuale reintroduzione di poliovirus.
La sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute
La paralisi flaccida acuta (AFP) è definita come un’ improvvisa insorgenza di paralisi/debolezza in qualsiasi parte del corpo; la sintomatologia generalmente raggiunge il massimo grado di severità nel giro di 1-10 giorni e si può osservare il concomitante interessamento dei muscoli respiratori e della deglutizione. Un simile quadro clinico può essere determinato sia da poliovirus che da altre cause (sindrome di Guillain-Barré, enterovirus, mielite trasversa, poliradiculoneurite, neurite traumatica).

Il sistema di sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute, considerato il “gold standard” dei sistemi di sorveglianza per l’eradicazione della poliomielite, deve essere mantenuto, rispettando indicatori, fino all’eradicazione del poliovirus.

Corso di aggiornamento FAD
Nel sottolineare l’importanza del Sistema di Sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute, l’Istituto Superiore di Sanità ha organizzato un Corso di aggiornamento a distanza, offerto con metodologia di apprendimento attivo, ispirato ai principi dell’apprendimento per problemi, dal titolo “Paralisi Flaccide Acute: status dell’eradicazione della poliomielite e problematiche aperte”. Il corso prenderà avvio il 30 ottobre 2018 e resterà accessibile per 12 mesi. E’ rivolto a medici, biologi e altre professionalità sanitarie, è gratuito e prevede il rilascio di 16 crediti ECM. Il corso si propone come obiettivo generale l’incremento della consapevolezza del processo di eradicazione della poliomielite e della sorveglianza delle paralisi flaccide acute in Italia.

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