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Giornate FAI d’autunno, il prossimo sabato 12 e domenica 13 ottobre

Il 12 e 13 ottobre ci saranno le Giornate FAI d’Autunno: itinerari a tema e aperture speciali a cura dei Gruppi FAI regionali; visite a contributo in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 260 città per scoprire il nostro Paese attraverso occhi nuovi e prospettive insolite; in Sardegna le aperture saranno a La Maddalena, Santa Teresa di Gallura, Palau, Posada, Cagliari, Assemini.

Le prossime Giornate FAI d’Autunno come sempre, si presentano come uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano: un invito per tutti a soffermare lo sguardo sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese.

Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territoio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i delegati, soprattutto giovani, del FAI ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione, con l’obiettivo di trasferire il loro entusiasmo ai visitatori, nella scoperta di luoghi inediti e straordinari che caratterizzano il nostro panorama. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi.

Le Giornate FAI d’Autunno sono quest’anno dedicate a Giacomo Leopardi, quel giovane che – duecento anni fa – a ventun anni scrisse i versi immortali dell’Infinito; un’occasione unica di incontro e di raccolta fondi, che, tramite le iscrizioni e contributi dei visitatori, per il FAI significa poter contribuire concretamente e autonomamente a salvare l’immenso patrimonio culturale e ambientale di tutta l’Italia.

La Direzione Regionale FAI Sardegna, con le Delegazioni di Sassari, Nuoro e Cagliari, e il Gruppo FAI di Olbia Tempio, contribuiscono alle GFA 2019 con l’apertura di quattro importanti siti, affiancati dalle Saline Conti Vecchi presso Assemini (CA) e delle Batterie militari Talmone a Palau (SS), Beni affidati alla gestione e alla custodia del FAI.

Le aperture in Sardegna: grazie alla collaborazione con la Marina Militare e la Guardia Costiera, Il FAI – Sardegna ha puntato alla valorizzazione di alcuni siti che riguardano da vicino l’attività marittima e la vita delle persone a essa correlate, così determinanti e identitarie in una Regione circondata dal mare; le due aperture che hanno seguito questo tema focale per l’Isola sono quelle di La Maddalena (SS) con il Semaforo marittimo di Guardia Vecchia

Il semaforo di Guardia Vecchia accoglie oggi un moderno strumento di gestione del traffico marittimo, il VTS, che guida e controlla le navi in transito nelle Bocche di Bonifacio. La torretta del semaforo, dalla quale si scorgono tutti i passaggi fra le isole dell’arcipelago, la costa gallurese e la Corsica, è stata costruita alla fine dell’Ottocento su un vecchio forte ottagonale il cui perimetro è ancora visibile e in buono stato di conservazione. Il forte, voluto dall’ammiraglio G. A. Desgeneys nel 1808 e chiamato San Vittorio in onore del re di Sardegna Vittorio Emanuele I, era munito di cannoni su tutti i lati perché doveva difendere l’isola e i suoi abitanti dall’invasione della Francia napoleonica.

E poi ancora a Santa Teresa di Gallura (SS) il Faro di Capo Testa, situato a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura, in uno dei luoghi più suggestivi della costa. La zona è caratterizzata da maestose rocce e scogliere granitiche di incomparabile bellezza. Su tutto il promontorio è presente una rete di sentieri che si dirama attraverso una servitù militare, nella quale sono presenti vecchi edifici militari da poco restaurati. Il faro, attivo dal 1845, è formato da un edificio rettangolare a due piani, sopra il quale si trova la torre con la lanterna. La torre è di forma quadrata e di colore bianco, con un’altezza, compresa la lanterna, di 23 metri. L’edificio ha una portata di 24 miglia nautiche ed è ben visibile dalla Corsica e dalle isole della Maddalena. Fa capo al Comando dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi della Sardegna, con sede alla Maddalena. Per la sua posizione strategica sulle Bocche di Bonifacio, il faro di Capo Testa è tra i più importanti per la navigazione del nord della Sardegna.

A Posada sarà visitabile il Parco Naturale Regionale di Tepilora, area naturale protetta della Regione Sardegna istituita nel 2014. Nel 2017 ha ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di Riserva della Biosfera (Programma Man and the Biosphere – MAB). Il parco interessa i territori di sei paesi prettamente montuosi, fino alla pianura alluvionale che dà vita al delta del Rio Posada. Nell’ area nidifica una grande varietà di fauna acquatica, tra cui fenicotteri rosa, aironi, germani reali, cormorani e il pollo sultano, specie che in Italia si trova solo in Sardegna. Questa zona è stata recentemente inserita nella Convenzione Internazionale di Ramsar. Per la sua straordinaria bellezza paesaggistica e l’interesse naturalistico, è un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching, fotografia naturalistica ed escursionismo. Alle bellezze naturalistiche si unisce il fascino del borgo di Posada, piccolo e antico centro medievale arroccato sulla collina, sovrastato dall’imponente torre del Castello della Fava, affacciato su un paesaggio incantevole. Da qualche anno il paese fa parte dell’associazione Borghi più Belli d’Italia e più volte ha ricevuto premi e riconoscimenti per la bellezza e la limpidezza del suo mare.

A Cagliari, in tema con la salvaguardia del patrimonio culturale proposto dalle GFA, la Delegazione FAI di Cagliari aprirà al pubblico il Laboratorio di didattica e ricerca per la conservazione dei Beni culturali “Colle di Bonaria”, proponendo un percorso inedito nel laboratorio, per cogliere la bellezza e la fragilità dei beni culturali attraverso gli occhi delle moderne tecnologie e avvicinare il visitatore a percorrere virtualmente lo “scenario operatorio” che viene approntato quando un’opera d’arte o un frammento di essa vengono ricoverati in laboratorio per essere indagati e analizzati a fini conservativi, con tecniche tra le più sofisticate.

Saranno inoltre – vicino al capoluogo – visitabili le Saline Conti Vecchi, Assemini (Bene FAI): le Saline Conti Vecchi, Bene affidato alla cura del FAI Grazie ad un progetto innovativo FAI e Syndial, saranno aperte sabato 12 e domenica 13 (dalle 10 alle 19), con visite guidate che illustreranno attraverso allestimenti d’epoca, documenti storici e video proiezioni immersive, la storia delle Saline, dove l’industria dell’oro bianco convive dagli anni Trenta con un’oasi naturale popolata da migliaia di fenicotteri rosa. Grazie alla lungimirante impresa dell’Ing. Luigi Conti-Vecchi dal 1929 nella laguna di Santa Gilla uomo e natura lavorano in perfetta sinergia: mare, sole e vento, sotto il controllo sapiente dei salinieri, producono ogni anno montagne candide di sale nella salina più longeva della Sardegna, tuttora in attività.

Oltre alla visita libera al complesso museale, è prevista una visita naturalistica del sito della durata di 45 minuti, da effettuare a bordo di un piccolo treno che parte ogni ora (su prenotazione) Infine sarà possibile accedere all’esposizione di illustrazioni sull’avifauna della salina, e si potrà ascoltare la testimonianza di Giorgio Lecca, storico responsabile delle manutenzioni delle Saline, che racconterà la sua esperienza.

Altra proposta di visita, quella alla Batteria Militare Talmone – Palau (Bene FAI): sulla costa nord della Sardegna, tra le spiagge di Palau e Costa Serena, a Punta Don Diego, si trova la Batteria Talmone, che da duecento anni, presidia il braccio di mare che separa l’isola di Spargi dalla Sardegna in un paesaggio fatto di graniti epici, flora mediterranea e mare. È un’importante testimonianza della storia militare del nostro Paese e della dura vita quotidiana dei soldati e faceva parte di un sistema difensivo sorto a fine ‘700 e costituito da una cinquantina tra forti, fortini e batterie militari sparsi nell’arcipelago della Maddalena Nel secondo dopoguerra, alla dismissione di tutte le batterie militari, seguirono decenni di abbandono fino al 2002, quando venne affidata in concessione dalla Regione Sardegna al FAI che, grazie a un accurato e impegnativo intervento di restauro tuttora in corso, ne garantisce l’apertura al pubblico con il sostegno del Comune di Palau. L’ Apertura è prevista per le giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobre (dalle 11 alle 15.30).

Alberto Porcu Zanda

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