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Giudicesse 2030, II edizione: la residenza artistica di Sant’Antioco apre le sue porte. Iscrizioni aperte sino a domenica 22

Una residenza artistica a Sant’Antioco per riflettere sulle disequità di genere e sull’autodeterminazione di donne e ragazze. È l’obiettivo della seconda edizione di Giudicesse 2030, l’iniziativa di arte partecipata promossa dal Csc Carbonia della Società Umanitaria in collaborazione con le associazioni U-BOOT Labe Ottovolante Sulcis.

Oggi, venerdì 6 settembre, parte la chiamata alle arti attraverso un bando che resterà aperto sino alla mezzanotte di domenica 22 settembre.

Possono presentare la loro candidatura collettivi multidisciplinari che operano nel campo della ricerca artistica e scientifica, con particolare riferimento a metodologie di indagine e elaborazione che si avvalgono del linguaggio sonoro e visuale. Gli esiti della selezione saranno comunicati entro venerdì 27 settembre. 

La residenza intende concentrarsi sui temi di genere attraverso l’evoluzione del costume tradizionale femminile, a partire dall’epoca giudicale arrivando ai giorni nostri. Un progetto che si ispira quindi alla grande attualità delle strategie di gestione del territorio sviluppate in Sardegna tra il IX e il XV secolo, con i giudicati e le loro “regine”, e che si avvale di una residenza artistica come strumento utile a rileggerle e declinarle in chiave contemporanea, collocando al centro della ricerca il ruolo della donna nella nostra isola. 

Giudicesse 2030 si inserisce nel solco dell’agenda europea 2030, che promuove una nuova consapevolezza collettiva per lo sviluppo culturale della sostenibilità, intendendo il patrimonio culturale come fonte condivisa di memoria e identità.

La residenza è in programma al Museo Diffuso Exe di Sant’Antioco dal 14 al 26 ottobre 2024, dove il collettivo selezionato affronterà il tema di progetto esplorando nuovi approcci per la scoperta del territorio, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità che lo abitano, per creare un’opera artistica esito di un processo di ricerca-azione attiva sul territorio.

Al centro della ricerca due parole chiave: inclusione e accessibilità. L’obiettivo è infatti stimolare dinamiche di innovazione culturale che rendano le comunità locali partecipi e proattive nella produzione di conoscenza e consapevolezza, innescando così processi continuativi di sviluppo socio-culturale del territorio; ma anche promuovere la giustizia sociale, il diritto alla partecipazione di tutte e tutti. Per questo motivo L’evento finale sarà tradotto in lingua dei segni italiana (LIS) e sottotitolato in tempo reale.

Il collettivo, che potrà essere già istituito formalmente o da istituirsi in modalità informale in occasione della call, dovrà essere costituito da un numero minimo di due persone. Il compenso previsto è di 6000,00 euro.  Maggiori informazioni e una completa consultazione del bando sono disponibili sul web a questo indirizzo: https://www.umanitaria.it/carbonia-attivita/carbonia-avvisi/3005-giudicesse2030-call-residenza-artistica-2024

L’opera realizzata sarà presentata alla comunità durante un evento pubblico, e dovrà essere progettata e realizzata in modo da poter essere successivamente esposta in luoghi diversi dal sito di realizzazione.

Info e contatti: https://www.umanitaria.it/carbonia, https://www.facebook.com/ottovolantesulcis, https://www.u-boot.it/blog/

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