Guardia Medica, improvviso disservizio e comunicazione “tardiva” e approssimativa al Sindaco

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Lettera all’Assessoreregionale per un pronto interessamento

La Guardia Medica del Comune di Sant’Antioco non apre i battenti per il servizio quotidiano per “assenza di medici disponibili” e il Sindaco viene informato per le vie brevi poco prima del consueto avvio del servizio. Nella giornata di ieri, giovedì 2 maggio, infatti, la Guardia medica cittadina, che avrebbe dovuto iniziare il servizio alle 20.00, non ha aperto le porte lasciando ai malcapitati e potenziali pazienti un cartello posto all’esterno della struttura con il quale si comunicava la chiusura. Il primo cittadino Ignazio Locci, questa mattina, ha protestato formalmente scrivendo all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando Bartolazzi per chiedere un interessamento repentino per il ripristino del servizio di Guardia Medica, per il potenziamento, più in generale, della Casa della Salute e per ottenere rassicurazioni in merito all’attivazione della Guardia Medica Turistica.

«Al di là della gravità dell’accaduto – racconta il Sindaco Ignazio Locci – appare oltremodo fastidiosa la modalità con la quale mi è stata comunicata l’impossibilità di procedere con l’avvio regolare del servizio nella serata di ieri per – mi è stato specificato – “assenza di medici disponibili”: prima con un messaggio al mio cellulare, alle 18.40 (un’ora e venti prima dell’apertura), successivamente con una telefonata e, infine, alle 19.05, con una e-mail dettagliata al mio indirizzo istituzionale, trasmessa dalla responsabile del servizio di Guardia Medica locale. Presumo non sia necessario sottolineare quanto sia almeno inusuale la tipologia di comunicazione, evidentemente frutto di una gestione del servizio che fa acqua da tutte le parti indipendentemente dall’assenza di medici, giacché si presume che l’impossibilità di coprire i turni si debba conoscere ben prima delle 18.40, non trattandosi di aprire o chiudere un esercizio commerciale».

Un fatto increscioso che non fa ben sperare per il futuro, con la stagione estiva alle porte e con l’evidente rischio che la Guardia Medica Turistica possa non rappresentare più una certezza per cittadini e turisti: «È doveroso, a questo punto, chiedere garanzie affinché questo servizio non subisca intoppi durante la stagione estiva – prosegue il primo cittadino – considerato che il nostro Comune è una destinazione turistica da decine di migliaia di presenze e che l’assenza di un presidio medico sarebbe un colpo gravissimo alla nostra capacità attrattiva, oltre che un pericolo per la salute collettiva. Nella lettera ho tenuto inoltre a sottolineare che anche in questo Comune si paga il prezzo dell’assenza di medici di base e che attualmente stiamo sopperendo grazie al servizio ASCOT, che come ben sa l’Assessore Regionale è a tempo e non potrà durare in eterno. Mi auguro giungano presto rassicurazioni su tutti i temi trattati».

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