Guasila sta subendo un suicidio demografico senza precedenti con un vuoto colmato solo dall’arrivo di immigrati. E’ un fenomeno preoccupante dal
punto di vista sociale ed economico. Questa la fotografia che proietta il capogruppo della minoranza Claudio Fenu sul centro della Trexenta non lascia spazio alle incertezze. Secondo le stime ufficiali la popolazione del paese è aumentata di appena 7 unità nel giro dell’ultimo anno, passando dai 2673 ai 2680 abitanti, ma solo grazie all’arrivo di una pattuglia di migranti, vista la crescita ormai galoppante degli stranieri giunti a quota 89. “Questo aspetto pone preoccupanti prospettive per il futuro – spiega il numero uno di “Progetto Guasila” – L’incremento demografico fondato sull’arrivo dei migranti si traduce infatti in politiche di assistenzialismo. Basta osservare gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale con risorse destinate alle estreme povertà e al sostegno al reddito. Una giunta che, di fatto, è immobile sulle misure di sviluppo dell’economia, sui progetti per dare nuova occupazione e sulle politiche per il lavoro giovanile. Si favorisce solo lo spopolamento del paese”. Si auspica un cambio di rotta, insomma: “Guasila dimostra tanta ospitalità, con gesti di accoglienza, nei confronti di tanti extracomunitari – conclude Fenu – ma è arrivato il momento di modificare il disegno. E’ necessario che l’amministrazione civica si impegni a creare ricchezza. E’ nostro intendimento favorire opportunità di lavoro e sostegni ai giovani che investono, piuttosto che destinare risorse per gli affitti e spostare finanziamenti per il sostegno al reddito. E’ un sistema che porta inevitabilmente al collasso. Pensiamo che Guasila debba puntare sulle capacità di attrazione delle aziende che ancora operano sul territorio, evitando che si perdano opportunità per i nostri giovani”