Un patto per la Trexenta. Parte da Guasila la riscossa del territorio, con un piano strategico per rafforzare le alleanze e portare la rinascita di un’area diventata marginale. “La condivisione di
un’idea per il rilancio del territorio”: è stato il tema scelto dal gruppo di opposizione “Progetto Guasila” per il summit che ha visto la partecipazione degli stati generali del centrodestra e di diversi sindaci eletti con liste civiche nei paesi del compendio. Obiettivi e strategie tratteggiate da Claudio Fenu, capogruppo della minoranza in via Cima: <<La Trexenta, una volta definita il granaio di Roma, sta sempre più perdendo il suo patrimonio identitario – spiega – Guasila è un esempio della grande sofferenza che attanaglia questo lembo di Sardegna, dimenticato e abbandonato dalle politiche attuate a livello locale e regionale. Intanto, assistiamo allo spopolamento dei nostri paesi e alla fuga dei servizi verso Cagliari o Sassari>>. Ripartire, dunque, diventa prioritario: <<Abbiamo le eccellenze dell’agricoltura e dell’ovicaprino, il tesoretto del turismo ancora inespresso – aggiunge Fenu – Il commercio, le attività produttive e l’artigianato che possono fare da traino alla ripresa con strumenti adeguati. E’ necessario adottare nuovi investimenti per un’edilizia sempre più strangolata dalla crisi>>. Una ricetta per rialzarsi condivisa anche da Fabrizio Mereu (sindaco di Ortacesus) e Fausto Piga (primo cittadino di Barrali): <<Basta con i giochetti – dicono – Occorre un piano di sviluppo per favorire la rinascita della Trexenta. Sinora abbiamo subito quasi in silenzio le sforbiciate ai bilanci comunali e ai servizi dei nostri paesi, ma siamo pronti ad unire le forze per rilanciare le vertenze del distretto>>. Tra i partecipanti Umberto Oppus (ex sindaco di Mandas e direttore generale dell’Anci), Salvatore Espa (assessore a San Basilio) e Alessandra Corongiu, first lady di Pimentel: <<Abbiamo una mission importante da questo meeting – rimarcano – con un accordo sinergico per tutelare i nostri prodotti, riscoprire i valori della cultura e del turismo del territorio, attrarre nuovi investimenti e disegnare politiche per il lavoro utili ai giovani della Trexenta. Guasila è uno dei motori indispensabili per la crescita del territorio>>. Interventi anche da alcuni rappresentanti regionali: da Edoardo Tocco e Oscar Cherchi (Forza Italia) sino a Paolo Truzzu e Salvatore Sasso (FdI). <<Questo compendio – concludono – ha bisogno di ritrovare sé stesso e, soprattutto, un ruolo all’interno del sistema Regione. Il centrosinistra regionale sta distruggendo i servizi sanitari sul territorio. Poi è stata disegnata una riforma degli enti locali producendo solo confusione. E’ ormai senza fine il ritardo nell’erogazione dei finanziamenti per l’agricoltura. Una miscela esplosiva che sta mettendo in ginocchio la Trexenta e le aree più periferiche. La scommessa deve partire proprio da paesi come Guasila, con un tessuto sociale e culturale abbandonato ma che può trovare una nuova rinascita grazie a politiche equilibrate di programmazione economica>>.