CAGLIARI POST

Guspini, oggi secondo appuntamento ciclo convegni su “Giovanni Battista Tuveri e la questione sarda”

Guspini. Oggi il secondo appuntamento del ciclo di convegni sul tema “Giovanni Battista Tuveri e la questione sarda”. Nel Teatro Murgia di Guspini, alle 17, Gabriele

Littera, amministratore delegato di Sardex, parlerà del “ Pensiero di Tuveri e la richiesta della zona franca oggi”: un tema di grande attualità mai sopito e tornato alla ribalta in queste ultime settimane. La rassegna culturale che intende al celebrare la figura di Giovanni Battista Tuveri, come protagonista della storia e della cultura della Sardegna, è organizzata dal Centro Culturale di Alta Formazione dell’associazione Piccoli Progetti Possibili ed è finanziata dalla Regione. Si proseguirà poi il 7 dicembre  con Gian Paolo Madau, ispettore del Corpo Forestale dello Stato che terrà la relazione su “La questione barracellare alla luce dei roghi dell’ultima estate”.

L’ultimo appuntamento è in programma 14 dicembre, Gianfranco Murtas, già funzionario Banca Intesa, parlerà de “Il cattolicesimo federalista e la politica sugli extracomunitari. Coordinerà i lavori Mauro Serra. Durante la manifestazione sarà allestita una mostra fotografica a tema.
GIAMBATTISTA TUVERI (1815-1887) è stato un filosofo, scrittore e politico italiano. Nato a Forru, (odierna Collinas), dal 1827 al 1833 studiò retorica e filosofia nel seminario tridentino di Cagliari, conseguendovi il diploma di Maestro delle Arti. A diciotto anni si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari. Conseguito dopo due anni il baccalaureato abbandonò l’Università e si ritirò a Collinas per dedicarsi ai suoi studi: fu l’unico sardo a sostenere la formazione di uno Stato federalista, contrapponendosi alle idee di Mazzini e Cavour. Fu un federalista illuminato, democratico e progressista: attraverso la sua opera più nota “Dal diritto dell’uomo alla distruzione dei cattivi governi” sottolineò la superiorità dello Stato federale rispetto a quello unitario. Fondò alcune testate giornaliste e collaborò con i più importanti giornali dell’epoca.

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