Serata da dimenticare, ieri, per l’Hermaea Olbia, sconfitta in tre set sul campo del Club Italia nel Boxing Day dell’A2 Femminile (25-13; 27-25; 25-23). Di fronte a un avversario sempre incisivo in battuta grazie anche a un’indiavolata Esposito (top scorer della contesa con 20 punti) le galluresi non sono mai riuscite a trovare le giuste contromisure, andando incontro alla sesta sconfitta stagionale (quinta lontano dal Geopalace).
Il primo set inizia subito in salita per l’Hermaea, in difficoltà sui colpi di un’ottima Esposito (6-2). Guadalupi spende il timeout e Bulaich prova a ripartire con il mani out, ma è un fuoco di paglia: Acciarri mura Schirò per l’8-3, poi la solita Esposito replica con un bell’attacco dalla seconda linea. Le hermeine non riescono proprio a entrare in bartita, allora le azzurrine – grazie a una battuta sempre incisiva, volano via fino alla doppia cifra di vantaggio (16-6). In campo si vedono Fontemaggi, Messaggi e Bresciani, rispettivamente per Miilen, Schirò e Bridi, ma le cose non cambiano: l’ace di Modesti per il 19-8 segna, di fatto, la fine anticipata del set, vinto in scioltezza dal Club Italia sul 25-13.
Il sestetto gallurese gioca meglio nel secondo set e riesce a tenere la situazione in equilibrio fino a quota 12. Il break al servizio di un’indemoniata Esposito lancia il Club Italia sul +3 (15-12). Il muro vincente di Bridi ripristina la parità a 16, poi due errori in fila da parte di Esposito e Modesti valgono il primo vantaggio isolano (18-16). Il coach delle padrone di casa Fanni chiede il timeout, e la sfida torna sui binari del punto a punto. Le cose sembrano mettersi bene per l’Hermea sul 22-19 a firma Gannar, ma Esposito prima e Acciarri poi propiziano il controsorpasso del Club Italia (24-23). La sfida prosegue ai vantaggi, con le azzurrine che trovano lo spunto giusto per chiuderla sul 27-25.
Nel terzo game il sestetto di Fanni allunga subito e doppia le galluresi sul 6-3. Olbia non ci sta: Miilen in pipe sigla l’11 pari, poi Bulaich trova l’angolo giusto per il sorpasso. Il buon momento delle aquile tavolarine (14-12) preoccupa il Club Italia, che torna a contatto e sorpassa con l’ennesimo servizio vincente di Esposito. La gara vive di tentativi di accelerazione puntualmente smorzati, sia da una parte che dall’altra. L’ace di Tajè vale l’accelerazione dell’Hermaea (22-19), subito piegata dalla reazione del Club Italia, capace di ricucire e passare avanti per il definitivo 25-23.
“Abbiamo subito fin da subito la fisicità del Club Italia – commenta nel post gara coach Dino Guadalupi – le avversarie sono partite benissimo in battuta, mentre noi, quando fatichiamo in ricezione, diventiamo poco lucidi. Le conseguenze si sono fatte sentire nel muro difesa, dove abbiamo commesso degli errori che hanno permesso al Club Italia di prendere il largo. Pian piano la squadra ha cercato di rientrare, ma quando ci riavvicinavamo la nostra esperienza non veniva fuori. Abbiamo spesso chiuso gli occhi schiantandoci contro il loro muro, che sapevamo essere molto forte. La squadra ha mostrato poca lucidità nella gestione. Torniamo a casa rammaricati, lavoreremo per imparare a interpretare meglio le gare”.
Club Italia-Hermaea Olbia (25-13; 27-25; 25-23)
Club Italia: Acciarri 14, Modesti 9, Adriano 16, Amoruso 2, Batte, Micheletti, Viscioni, Despaigne, Ribechi L, Passaro, Esposito 20, Giuliani 8, Monaco. Allenatore: Fanni
Hermaea Olbia: Messaggi, Fontemaggi 1, Miilen 5, Gannar 4, Diagne, Bulaich 11, Bridi 3, Bresciani, Tajè 7, Barbagallo L, Schirò 9. Allenatore: Guadalupi
Arbitri: Russo e Viterbo