IGEA, la Regione presenta il Piano Industriale 2018-2021

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Riequilibrati i conti, c’è nuova linfa attorno alI’IGEA. Partendo dalla acquisita specializzazione nel campo delle bonifiche e la messa in sicurezza mineraria, la Regione intende valorizzare la sua società in house con un risorse economiche e ulteriori professionalità provenienti dal bacino dei lavoratori ex ATI IFRAS.

E’ questo, in sintesi, il nocciolo del Piano Industriale 2018 -2021 presentato oggi a Iglesias dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, e l’amministratore di IGEA, Michele Caria.  Con 134 milioni di euro inseriti nel Bilancio regionale 2018-2020, si rendono operative le bonifiche ambientali come quella di Santu Miali a Furtei (67,7 milioni di euro) e si prosegue nella messa in sicurezza, chiusura e recupero ambientale degli oltre 50 siti minerari propri di IGEA.

Oggi certifichiamo la storia di un grande successo: il risanamento di IGEA. La ripresa del territorio e la valorizzazione dei siti ex minerari non può prescindere dalle bonifiche. Il risanamento ambientale consente di restituire alle comunità aree che possono diventare produttive. Abbiamo iniziato a farlo a Furtei, ma non solo. Penso a Sant’Antioco, dove si sta lavorando per iniziare al più presto la bonifica di un’area che ha un grandissimo potenziale di sviluppo turistico. Penso, inoltre, alla messa in sicurezza di molti siti minerari che oggi sono finalmente aperti al pubblico e richiamano decine di migliaia di visitatori”.

L’ assessora dell’Industria Maria Grazia Piras  ha aggiunto che “ancora molto resta da fare sulla strada del completo risanamento. Questi risultati sono stati ottenuti grazie anche al lavoro profuso dagli uffici dell’Assessorato dell’Industria, impegnati sia a supportare l’organo politico nell’attività di indirizzo e controllo analogo sia a fornire direttive strettamente tecniche in ambito minerario. Su questo fronte va evidenziato in particolare che l’azione di rimessa in bonis della società è stata accompagnata da una riorganizzazione e migliore ripartizione delle competenze in capo ai singoli servizi dell’Assessorato dell’Industria, responsabili, rispettivamente, della programmazione. Un contributo importante è giunto anche dagli uffici dell’Assessorato dell’Ambiente, in particolare per l’attività di coordinamento delle conferenze di servizi relative alle bonifiche dei siti minerari di Santu Miali a Furtei e Montevecchio e dell’area ex Sardamag/Seamag a Sant’Antioco”.

Attualmente l’IGEA ha in custodia, con l’onere di chiusura, oltre 50 siti minerari non più produttivi. L’iter, particolarmente complesso anche per la posizione geografica di alcuni siti, prevede che la società predisponga, per ogni sito, un progetto di chiusura, comprendente tutte le attività necessarie tra cui l’aggiornamento della rilevazione dello stato dei luoghi e dello stato di attuazione dei lavori di chiusura a cui seguiranno le attività di messa in sicurezza, bonifica, ripristino ritenute, volta per volta, necessarie.

A ciò si somma un ingente patrimonio immobiliare, composto da oltre 3.500 cespiti, di cui il 40% fabbricati e il 60% terreni, ubicati prevalentemente nell’iglesiente, arburese e guspinese.

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