Ancora una volta la carenza di personale potrebbe mettere a rischio la funzionalità del Centro trasfusionale di Iglesias, con la chiusura della sala prelievi inglobata nel complesso sanitario del Santa Barbara. Un colpo durissimo per i talassemici del Sulcis Iglesiente, avvalorato dalle voci trapelate dagli ambienti ospedalieri negli ultimi giorni. Non solo. I vuoti nell’organico – con operatori insufficienti per il servizio – potrebbero determinare la drastica riduzione delle attività e l’interruzione delle uscite dell’autoemoteca. Sulla questione il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu è lapidario: “Il quadro è abbastanza allarmante – spiega – I medici, tra pensionamenti e trasferimenti in altri presidi, non possono assicurare un adeguato supporto al centro con cronici disservizi. Ci sono poi le assenza per malattia degli operatori a completare la situazione di disagio.” Nel centro del Santa Barbara, eccellenza dell’intero territorio, transitano migliaia di sacche di sangue durante l’anno con l’effettuazione di trattamenti di medicina rigenerativa dei tessuti ossei: “La chiusura del servizio potrebbe mettere a rischio le donazioni di sangue. E’ un fatto grave ed inaccettabile che l’Ats, nonostante i solleciti, non abbia provveduto a rinforzare l’organico – conclude Rubiu, che ha presentato un’interrogazione urgente – La preoccupazione aumenta soprattutto in vista dei mesi estivi, con la carenza cronica di sangue in Sardegna e il blocco delle attività nel centro”.