La redazione del Manifesto sardo, nella sua nuova veste “live”, terrà domenica 17 maggio alle ore 18 un confronto pubblico online dal titolo “Luigi Pintor, l’eretico che voleva cambiare il mondo”. Un confronto in diretta streaming dal sito, dalla pagina Facebook e YouTube, per ricordare l’eredità intellettuale e politica di Luigi Pintor e il rapporto con le giovani generazioni di oggi, coordinato da Roberto Loddo del manifesto sardo, con letture di alcuni testi e articoli di Luigi Pintor a cura di Veronica Podda e Eleonora Marroccu. Interverranno Luciana Castellina che de il manifesto è stata redattrice e collaboratrice. Il giornalista e scrittore Jacopo Onnis, l’attivista del Comitato di Iniziativa costituzionale e statutaria Tonino Dessì e il fondatore del manifesto sardo Marco Ligas.
Nel diciassettesimo anniversario della morte di Luigi Pintor, l’intento del manifesto sardo è fornire un contributo di analisi e di riflessione collettiva su un giornalista, uno scrittore e un politico che rappresenta ancora un patrimonio di idee utili per comprendere criticamente il presente, per coloro che si impegnano per la trasformazione dell’ordine delle cose esistenti.
Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, parlamentare comunista, più volte eurodeputata. È stata anche arrestata ad Atene e espulsa dalla Grecia in occasione del colpo di stato dei colonnelli nel 1967. A seguito dei suoi articoli sulla Primavera di Praga di gennaio, viene radiata dal PCI nel 1970 assieme al nucleo fondatore della rivista, poi quotidiano e anche movimento politico Il manifesto, di cui è stata redattrice e poi sempre collaboratrice.
Jacopo Onnis, giornalista, dal 1974 al 1979 ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, dal 1980 al 2010 prima programmista-regista poi redattore del Tgr nella sede regionale Rai della Sardegna. Si è occupato di cronache politiche e culturali. Nel 1991 ha vinto il Premio Iglesias per l’informazione radiotelevisiva, autore de La dignità dell’uomo. Luigi Pintor, ragione e passione, Ediesse edizioni. Jacopo Onnis descriverà la dimensione del giornalismo di Pintor. Il Manifesto infatti non è stato solo il quotidiano che ha cercato di rappresentare l’esperienza politica delle nuove sinistre, ma è anche stata una scuola per tante firme importanti del giornalismo italiano.
Tonino Dessì, giovane militante de il Manifesto a Cagliari nella seconda metà degli anni ’70, una lunga militanza successiva nel PCI di Berlinguer, oggi esponente del Comitato di Iniziativa costituzionale e statutaria. Tonino Dessì racconterà l’esperienza politica del manifesto che ha coinvolto due generazioni a sinistra del Pci e della burocrazia e delle procedure repressive con cui il comitato centrale del Pci deliberò la radiazione di Pintor.
Marco Ligas, fondatore del Manifesto Sardo, parlerà del legame tra Pintor e la Sardegna. Un legame iniziato a Cagliari nei suoi primi 15 anni di vita. Poi ci furono il trasferimento nella capitale, i primi lutti, la guerra, la scelta partigiana e comunista e il rientro in Sardegna deciso dal Pci a causa della “grave colpa” del dissenso. Un percorso di crescita politica e intellettuale dalla lotta contro il dogmatismo del Pci, la rivolta di Budapest e la primavera repressa di Praga.