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Il Manifesto sardo: video assemblea sul taglio del parlamento

Per discutere delle ragioni del no nel Referendum costituzionale sul taglio del parlamento, Il manifesto sardo organizza la video assemblea “Buoni motivi per dire no: Perché ridurre il numero dei parlamentari è contro la democrazia” che si svolgerà lunedì 27 luglio alle ore 18.00 in diretta dal sito, dalla pagina Facebook e YouTube del manifesto sardo. La video assemblea è organizzata in collaborazione con Aladin Pensiero, il Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria, i Comitati sardi per la democrazia costituzionale e l’associazione Per la sinistra, per un’altra Europa.

Coordina Roberto Loddo del manifesto sardo e partecipano Andrea Pubusa e Antonio Dessì del Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria; Lucia Chessa e Marco Ligas dei Comitati sardi per la democrazia costituzionale; Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti; Vittoria Gheno, coordinatrice del comitato A bassano non si taglia, studentessa di giurisprudenza e attivista di “Insieme in rete” e del comitato per il no al taglio del Parlamento; Danilo Lampis, amministratore comunale di Ortueri e Luigi Pandolfi dell’associazione Per la sinistra, per un’altra Europa.

Per la rete delle organizzazioni che promuovono l’assemblea del 27 luglio le ragioni del taglio dei parlamentari sono povere e inadeguate: “Si parla di un risparmio al limite del ridicolo di fronte agli 80 miliardi già decisi di spese extra e di altre che arriveranno per affrontare la crisi sanitaria e le sue conseguenze occupazionali ed economiche. La democrazia ha dei costi per fare funzionare la rappresentanza parlamentare dei cittadini e delle cittadine. Tagliarla compromette la potenzialità di avere una rappresentanza parlamentare adeguata”.

Per i promotori del no infatti: “Tagliando il Parlamento di oltre un terzo i cittadini saranno meno e peggio rappresentati di oggi, perché da molti anni le leggi elettorali non hanno cercato la rappresentanza migliore ma quella più fedele e manovrabile. Il taglio del parlamento colpisce duramente l’architrave della democrazia: il parlamento, cioè la rappresentanza dei cittadini, che può e deve essere migliore di quella attuale. Elettrici ed elettori hanno interesse ad avere una rappresentanza efficace attraverso la quale esprimere i diversi punti di vista”.

Il manifesto sardo, insieme ai comitati sardi per la democrazia costituzionale e il comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria sosterrà le ragioni del no nel referendum, perché in caso di vittoria dei sì: “La rappresentanza politica della Sardegna, già compromessa da una legge elettorale regionale antidemocratica e nata per escludere le minoranze non alleate con le due coalizioni più votate, rischia di scomparire dai luoghi della decisione. La Sardegna sarà infatti una delle regioni piccole e medie più danneggiate dalla compressione della rappresentatività politica del Parlamento”.

Per il Comitato per il no al taglio del Parlamento: “Populismo ed opportunismi vari rendono più difficile la vittoria del No, tuttavia l’arroganza del Si è intaccata per l’entrata in campo di soggetti nuovi, di personalità che non hanno timore di dichiarare le loro posizioni. Non sarà facile ma la vittoria del No è possibile. Dobbiamo impegnarci tutti per realizzarla, per questo il Comitato per il No al taglio del parlamento fa appello a tutte le persone che non si rassegnano a subire questa imposizione per costruire insieme una reazione politica che faccia vincere il No nel voto”.

La diretta si potrà seguire da questo link su YouTube:

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