Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha consegnato la lettera di dimissioni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una scelta maturata nei giorni dell’approvazione della manovra, e ufficializzata la sera di Natale con una lettera al premier.
La decisione sarebbe legata all’approvazione della Manovra, con il mancato stanziamento dei fondi attesi per l’Istruzione. Il ministro aveva definito tre miliardi per scuola università e ricerca da mettere in manovra il minimo per poter andare avanti: “La scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza ma rappresentano la linea di galleggiamento”.
Del malumore del ministro si parlava già da alcuni giorni. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa non toglierà il sostegno alla maggioranza che esprime il premier Conte e sarebbe intenzionato a formare un proprio gruppo parlamentare filo-contiano e in prospettiva un nuovo soggetto politico. Con Fioramonti uscirebbero deputati come Nunzio Angiola e Gianluca Rospi.
Tra i possibili candidati alla successione di Fioramonti c’è quello di Nicola Morra, attuale presidente della commissione antimafia. Già la scorsa estate il nome di Morra era stato associato al ministero dell’Istruzione.