Appena 133 abitanti. E’ uno dei comuni più piccoli della Sardegna. Eppure rappresenta un esempio virtuoso a livello nazionale sulle procedure di attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
E’ l’amministrazione comunale di Setzu a fregiarsi di questo importante riconoscimento.
La notizia è emersa a Roma durante la conferenza stampa di presentazione del libro “Recovery Plan – Il controllo dei revisori sui Fondi del Pnrr”, il primo della collana editoriale dell’Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori degli Enti locali, uscito nei giorni scorsi in tutta Italia.
Il caso “Setzu” è stato citato da Maria Carla Manca, una delle due autrici del testo assieme alla collega Rosa Ricciardi.
“I responsabili dei servizi hanno messo in campo un ottimo lavoro di gruppo per rispettare le diverse fasi, in qualità di soggetti attuatori, dell’attuazione dei progetti – non attivi -, ovvero interventi del Pnrr finanziati direttamente dal Ministero”, ha esordito Manca.
Ci sono ritardi nell’attuazione dei progetti del Pnrr. Inutile negarlo. Se ne parla molto, soprattutto in questi giorni e il tema anima il dibattito politico nazionale.
A Setzu, 133 residenti, nel cuore della Marmilla e ai piedi dell’altopiano della Giara, invece si sta procedendo celermente e seguendo i cronoprogrammi. “I responsabili dei diversi servizi, seguendo anche le indicazioni di un’altra precedente pubblicazione sul Pnrr, hanno attuato un ottimo lavoro di gruppo, rispettando tutte le fasi, partendo dalla governance fino alla fase della rendicontazione sul sistema Regis”, ha sottolineato Manca, che ha poi citato un esempio pratico: “Nel sito internet del Comune di Setzu sono stati pubblicati tutti gli atti relativi alle diverse fasi di attuazione del Pnrr. Questo dimostra che qualsiasi ente locale, con gli opportuni accorgimenti organizzativi, è in grado di dare un importante contributo alla spendita di queste ingenti risorse solo mettendo in campo un nuovo sistema di collaborazione fra i diversi settori”.
IL TESTO I ritardi nell’attuazione del Pnrr potrebbero compromettere anche il riconoscimento delle risorse. Ritardi dovuti anche al modo di applicare le procedure. “Proprio negli enti locali il Pnrr richiede una programmazione diversa rispetto al passato, ovvero un’attività straordinaria con tempi rigidi e prefissati. Le proposte contenute nel nostro testo consentono la realizzazione dei progetti ammessi ai finanziamenti del Pnrr nei tempi previsti dai cronoprogrammi condivisi con l’Unione Europea”, ha spiegato Rosa Ricciardi. Il libro, edito da Maggioli, 175 pagine dense di proposte, suggerimenti e consigli pratici per i revisori dei conti, ma anche tutti i funzionari della pubblica amministrazione locale, è stato presentato a Roma nella nuova sede di Ancrel nazionale, in via Gioacchino Belli anche dal presidente nazionale dell’associazione Marco Castellani. Le due autrici Manca e Ricciardi sono rispettivamente presidenti delle sezioni Ancrel di Sardegna e Friuli. Manca fa parte del direttivo nazionale dell’associazione, della quale Ricciardi è vicepresidente. Le autrici hanno concluso: “Un importante volume destinato soprattutto ai revisori, ma anche ai responsabili dei diversi settori, che operano nella pubblica amministrazione locale per non cadere nelle insidie burocratiche del Recovery Plan. Nel testo, infatti, suggerimenti su check list, verbali e istruzioni operative affinché le procedure non presentino problemi e gli effetti degli investimenti, che per dimensioni sono stati definiti epocali, non vadano sprecati”.