Il nuovo autovelox? Invisibile

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Ora sulle strade ad aiutare le Forze dell’Ordine a far rispettare i limiti di velocità oltre ad Autovelox e Tutor ci sono anche una sessantina di Scout Speed. I nuovi dispositivi abilitati al controllo in movimento della velocità,    sono montati sia sulle vetture della Stradale, sia su quelle di molte Polizie Locali. Strumento assai insidioso per due ragioni: la prima è che non sono previsti obblighi di segnalazione preventiva nei confronti degli automobilisti, che pertanto non troveranno più il consueto cartello, ai margini della strada, con cui li si avverte della possibilità di controllo elettronico della velocità; dall’altro tali apparecchi vengono nascosti dentro un’auto della polizia in movimento, e quindi del tutto invisibili e imprevedibili: il che impedisce le classiche manovre del “frena e riaccelera” non appena si vede la postazione sul margine destro della strada. Scout Speed viene posto all’interno di un’auto “civetta” della polizia, che circola normalmente sulla strada, si tratta di una piccola telecamera all’altezza dello specchietto retrovisore sul parabrezza. Quest’apparecchio è in grado di rilevare la velocità delle auto in circolazione nello stesso senso di marcia (sia davanti che dietro) l’auto della polizia, anche a distanze elevate, sia nell’opposta carreggiata con senso di marcia inverso. Se l’automobilista, ignaro di ciò, supera i limiti di velocità, viene contravvenzionato. Lo Scout Speed è in grado di rilevare la velocità non solo di giorno, ma anche di notte, grazie a un particolare sistema a infrarossi. Stando a quanto afferma il giornale Repubblica, a Firenze è già partito l’utilizzo dello Scout Speed anche per rilevare la mancata copertura assicurativa e l’omessa revisione periodica, per come l’ultima legge di Stabilità prevede, ma in questo caso ci deve essere una seconda pattuglia pronta a fermare l’automobile poiché per la contravvenzione automatica tali apparecchi devono ancora ricevere l’omologazione ministeriale. Anche lo Scout Speed, al pari di tutti gli autovelox mobili, è soggetto all’obbligo  di periodica taratura. Pertanto, l’automobilista multato può sempre richiedere, prima di effettuare ricorso o anche con l’atto di impugnazione innanzi al giudice di Pace, che l’amministrazione produca il certificato di taratura. In mancanza dello stesso, che deve essere depositato in copia autentica, la multa è nulla. I nuovi modelli di autovelox sono dunque un vero pericolo,  per le patenti degli automobilisti che amano la guida veloce. Al momento,  in servizio in Italia, sono circa una sessantina questi rilevatori, un bel numero se si considera che ognuno costa 46.000 euro.

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