‘Kentannos’, film documentario di Víctor Cruz – ambientato tra i luoghi che sembrano custodire il segreto dell’elisir di lunga vita – arriva dal 9 aprile nei cinema ‘virtuali’ del network #iorestoinSALA.
Girato tra Costa Rica, Giappone e Sardegna, ‘Kentannos’ intreccia emozioni e sfide quotidiane di alcuni giovani centenari che, alla soglia del primo secolo di vita – e talvolta anche oltre – non smettono di vivere in maniera straordinariamente normale, senza rinunciare ai propri desideri.
In Costa Rica, la figlia di Pachito teme che a 98 anni il padre non sia più in grado di andare a cavallo e cerca di proibirglielo; in Sardegna, Adolfo chiede come regalo per i suoi 93 anni di poter coronare il suo sogno di tutta la vita, pilotare un aeroplano; sull’isola di Okinawa, Tomi, 93 anni, fa parte di una famosa pop band, e continua ad andare in tournée in tutto il Giappone.
Un film sulla passione di vivere che, con estrema tenerezza, ci ricorda che l’età è solo uno stato mentale. Solo Dio conosce il segreto della vita eterna… o forse no. Qualcun altro sembra averne scoperto la chiave: dalle foreste sconfinate in Costa Rica, attraverso i pascoli sardi, fino a una scuola di danza a Okinawa, Víctor Cruz dà vita ad un trittico che attraversa il tema della vecchiaia e ne cattura lo scorrere del tempo.
In occasione dell’uscita del film, il 9 aprile alle ore 21:00, #iorestoinsala promuove un incontro virtuale con il regista Víctor Cruz, il produttore Giovanni Pompili , uno dei protagonisti del film, Adolfo Melis e la scrittrice Michela Murgia; modera Antonio Capellupo.
La presentazione sarà visibile gratuitamente sulla pagina Facebook della Cineteca di Bologna e su www.iorestoinsala.it. mentre a seguire a è prevista la proiezione a pagamento del film sul sito della Cineteca di Bologna e il sul circuito digitale di qualità #iorestoinSALA. Biglietto 6,99 € . È possibile iniziare a vedere il film per 30 giorni dalla data dell’acquisto. Una volta iniziato il film si avranno 48 ore per terminare la visione.
Victor Cruz, attore, sceneggiatore e regista newyorkese ha scritto nella note di regia: “Sono molto attratto dalla terza età. Forse perché ho dovuto prendermi cura di mia nonna nei suoi ultimi anni di vita in seguito alla prematura morte di mia madre. La mia relazione con lei si fece molto importante. Avendole fatto da badante, oltre che da nipote, ero responsabile per le sue cure mediche, l’igiene personale, l’esercizio fisico. Ho apprezzato ogni istante dei cinque anni trascorsi ad accudirla e ho percepito che anche lei era felice della mia presenza. Qualcuno era lì a prendersi cura di lei e mi piaceva esserci per lei, abbracciarla a volte”.
“Quando ci soffermiamo sulla longevità – spiega ancora Cruz – spesso ci focalizziamo su cose come la dieta che facciamo, la salute, la genetica e, in tempi più recenti, sulla famiglia e le relazioni sociali. È quest’ultimo aspetto che mi interessa maggiormente. Sono stato in grado di osservare da vicino gli effetti positivi che la famiglia produce sui membri più anziani, stimolandoli, mantenendoli attivi, coinvolti nei progetti della loro vita. Questa relazione che esiste va ben oltre il semplice rispetto; è caratterizzata da manifestazioni di affetto fisico come gli abbracci, i baci e una presenza costante. Queste manifestazioni di affetto sembrano produrre effetti rivitalizzanti negli anziani”.
“Ho incontrato molte persone anziane a Nicoya, in Sardegna e a Okinawa – conclude il regista – È così che ho incontrato i protagonisti del documentario. Mi hanno fatto innamorare di loro e mi sono deciso a fare un film che parlasse delle loro storie personali, delle loro famiglie e delle loro comunità. Penso alla longevità come al risultato di una serie di relazioni, familiari e sociali. Penso che le persone che hanno una vita lunga, rappresentino la chiave per capire e fare nostro un altro modo di concepire e fare esperienza delle relazioni. Questa è la tesi del documentario: ci sono molti modi di vivere e alcuni di questi modi possono condurre verso una vita più ricca e serena e quindi a una vita più lunga, salutare e consapevole”.
Kentannos è una coproduzione Argentina-Italia ; (durata: 81’) che si avvale della sceneggiatura di Víctor Cruz. Fotografia: Nicolás Pittaluga (Costa Rica), Matteo Vieille (Italia), Diego Poleri (Giappone). Montaggio: Alejandra Almirón Suono: Francisco Seoane Colonna sonora: Francisco Seoane VFX: Laura Viviani Fonico di presa diretta: Francisco Seoane (Argentina), Biagio Gurrieri (Italia). Distribuzione: Antani Distribuzione in collaborazione con Kio Film
Una produzione Motoneta Cine, Kino produzioni, 16M Films con il sostegno di INCAA, Regione Autonoma Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission, Fondo Sardegna Ospitalità, Comune di Cagliari, Fondo Filming Cagliari, Ibermedia, Fondo di Cosviluppo Italia-Argentina , MIBACT – Istituto Luce Cinecittà – INCAA. Distribuzione Antani in collaborazione con Kio Film.
APZ