Si moltiplicano in Francia le iniziative per contrastare lo strapotere del colosso Amazon
Francia. In vista di una possibile riapertura per le prossime festività natalizie, in molti si sono mossi per chiedere ai cittadini di comprare i regali nei negozi locali. Si moltiplicano le iniziative di disturbo ai danni del gruppo Amazon. L’ultima in ordine di tempo è la petizione Noël Sans Amazon, Natale senza Amazon, in cu si invita a non usare la piattaforma di Jeff Bezos per comprare i regali privilegiando invece i negozi locali. La lista dei firmatari è lunga, comprende personalità del mondo della cultura, politici, associazioni. Ci sono, tra gli altri, l’ex membro del partito di Macron Matthieu Orphelin, l’ex ministro dell’Ambiente Delphine Batho, la scrittrice Christine Orban, , i sindaci di Parigi, Grenoble e Poitiers, Anne Hidalgo , Eric Piolle e Léonore Moncond’huy, Greenpeace,France Nature Environnement.
Per il lockdown i negozi francesi sono stati chiusi per cercare di raffreddare la curva. La speranza di Macron è di riaprire in vista di Natale per consentire ai consumi di ripartire.
Per tutta risposta Amazon ha deciso di prorogare il Black Friday in Francia di una settimana. La scadenza del venerdì nero era prevista per il 27 novembre, ma l’azienda ha deciso di prolungare il tutto fino al 4 dicembre. Una scelta che sembra essere strettamente collegata alla possibilità di anticipare la riapertura dei negozi in Francia. La scadenza del lockdown è fissata il 1° dicembre, ma non si esclude la possibilità di anticiparla al 27 novembre.
Nella petizione si chiedono anche interventi legislativi per limitare lo strapotere di Amazon.