“Dal 18 maggio in Sardegna non ci sarà più necessità di alcuna autocertificazione per la circolazione su tutto il territorio regionale. Naturalmente, questo varrà se saremo in grado di mantenere i valori di diffusione virale bassi. Ci attende un periodo in cui ad ogni apertura seguirà una verifica a sette o quattordici giorni per comprendere il risultato della stessa riapertura, cioè se la nuova circolazione determina o meno una ripresa del numero dei casi positivi o se resta costante perché rispettiamo le norme di prevenzione”. Lo ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas.
La riapertura di porti e aeroporti in Sardegna avverrà nel massimo rispetto delle regole anti-contagio. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di ricorrere al “passaporto sanitario” che certifichi la negatività al Covid-19 da richiedere a chi approda nell’Isola. “Anche in Italia assistiamo a un’accelerazione rispetto alla possibilità di sottoporsi autonomamente a tamponi in laboratori convenzionati”, ha spiegato il presidente della Regione Christian Solinas.
“Quindi, se questa liberalizzazione avrà luogo da qui al 25 giugno, credo che il passaporto sanitario possa diventare lo strumento più efficace per garantire lo stato di negatività di chi arriva in Sardegna”. In caso contrario, ha aggiunto, “abbiamo comunque la possibilità di ricorrere ad altri tipi di test che stiamo valutando con il comitato tecnico scientifico”. Nel frattempo, “con le società di gestione degli aeroporti e con l’Autorità portuale del Mare di Sardegna stiamo concordando le misure da attuare all’ingresso degli scali e mirate al mantenimento dell’Isola Covid free”.