Inaugurata questa mattina 14 aprile alle 10.00, al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari la Mostra, ” “Efisio. Martirizzato dai romani, santificato dai cristiani, venerato dai contemporanei”. Un racconto corale e moderno che rende omaggio a Sant’Efisio. Sacro e profano in un suggestivo connubio tra devozione, folklore e un forte senso di appartenenza. Per la prima volta il santo più venerato della Sardegna viene ospitato con una grande mostra all’interno di un museo.
Sono intervenuti all’inaugurazione Giovanna Damiani, direttore del Polo Museale della Sardegna, Massimo Zedda, sindaco della città di Cagliari, Barbara Argiolas, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma Sardegna, Francesco Cacciuto Presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio Martire.
Sant’Efisio è uno dei simboli della tradizione della Sardegna e la festa in suo onore può essere considerata la più importante processione religiosa nell’isola. La mostra ripercorre le vicende di un giovane soldato romano che dalla Siria giunge in Sardegna, e da soldato diviene martire.
Attraverso le parole di Efisio la Cagliari e la Nora del quarto secolo d.C. rivivono una nuova contemporaneità. Attraverso le opere fotografiche di Luigi Corda, il visitatore potrà ammirare un percorso rinnovato e fortemente emozionale che unisce la statua del santo, realizzata nel settecento da G.A. Lonis, agli abiti tradizionali sardi, la Stele di Nora, il cui allestimento è stato completamente rivisto, alle preziose ceramiche del Fondo Pula.
Per la prima volta, verranno esposti i plutei in marmo dell’isola di San Macario, splendido esempio di scultura del decimo secolo.
La mostra sarà visitabile fino al 30 settembre 2018.