La lunga cerimonia di insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti è giunta esattamente al culmine alle 17:50 (ora locale di Washington 11:50), quando Joe Biden ha giurato con la mano sulla bibbia di famiglia, dinanzi al giudice della Corte Suprema John Roberts.
Un attimo prima, aveva giurato la vicepresidente Kamala Harris, davanti alla giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor.
Dopo i fatti dell’assalto avvenuto al Congresso il 6 gennaio scorso, arriva il giorno del trionfo della rinnovata democrazia con l’inizio dell’era Biden.
Il rituale dell’elezione si è svolto – con il Campidoglio a fare da sfondo – in una Washington freddissima dove si è visto cadere anche qualche fiocco di neve e presidiata da 26.000 soldati della guardia nazionale; non si era mai visto niente di simile come schieramento di forze.
E’ stata una cerimonia di insediamento molto diversa dalle precedenti, per via della pandemia da coronavirus e per l’assenza del Presidente uscente Trump: spettatori distanziati, in realtà tutte personalità, presenti i precedenti Presidenti, Obama, Clinton, Bush e rispettive consorti ed il vicepresidente uscente Mike Pence.
Totalmente assente la folla che normalmente assiste all’insediamento della nuova presidenza, a simboleggiare gli americani che non hanno potuto essere presenti alla cerimonia, solo un’installazione di 200.000 bandiere stelle e strisce posizionate sul lungo National Mall, il viale che va dal Campidoglio al Lincoln Memorial di Washington.
Il rito del cerimoniale ha previsto – secondo il più classico immaginario pop dell’America democratica – anche lo spazio per un intermezzo musicale con Jennifer Lopez e Lady Gaga che ha cantato l’inno nazionale.
Biden, appena giurato ha tenuto un discorso di 25 minuti, le cui prime parole sono state: “Questo è il giorno dell’America e della democrazia della gioia, della speranza. La volontà del popolo è stata ascoltata, la democrazia ha prevalso”.
Un discorso empatico, dove ha citato Sant’Agostino ed ha richiesto un momento di preghiera per i 400.000 morti di coronavirus, con un filo conduttore improntato molto alla tradizione americana e proteso a ricucire una nazione spaccata.
Alberto Porcu Zanda