Monserrato. Giovedì prossimo, 8 agosto, Monserrato ospita una tappa del progetto PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 Priorità 4 “Servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale”, ideato e promosso da un partenariato che vede insieme il Comune di Cagliari, l’ASCE (Associazione Sarda Contro l’Emarginazione), la Caritas San Saturnino Fondazione Onlus e la cooperativa sociale Il Gabbiano.
In collaborazione con la Monserratoteca, nei locali del Teatro della Casa della Cultura (via Giulio Cesare 37) a partire dalle 20,30 ci sarà la proiezione del corto ‘Il mondo salvato dalle ragazzine’, della regista Maria Luisa Usai, cui seguirà un dibattito.
CULTURA DELL’INCLUSIONE
“Il progetto – spiega Francesco Mereu, copresidente di Asce -, unisce un insieme di azioni integrate a sostegno dell’inclusione attiva delle comunità emarginate, di Cagliari e dell’area metropolitana, che si trovano in grave disagio sociale. Gli interventi vanno dal supporto nella ricerca e accesso alla casa, ai servizi territoriali, all’istruzione, alla formazione e al lavoro. A queste attività – prosegue Mereu – si affiancano azioni trasversali, di sensibilizzazione e animazione culturale, come l’iniziativa con la proiezione del corto “Il mondo salvato dalle ragazzine’”.
PROGRAMMA
Giovedì 8 agosto, con la regista Maria Luisa Usai e il copresidente Asce Francesco Mereu, saranno presenti, Emanuela Stara, assessora della Cultura del Comune di Monserrato e Anna Puddu, assessora della salute e benessere delle cittadine e dei cittadini del Comune di Cagliari, Ornella D’Agostino, direttrice artistica Carovana SMI, Sabrina Milanovic, mediatrice linguistico-culturale.
SCHEDA
‘Il mondo salvato dalle ragazzine’ è un cortometraggio prodotto e distribuito dall’Istituto superiore regionale etnografico (ISRE) e nasce dall’esperienza laboratoriale Mi faccio film nella testa promossa da ASCE e realizzata da Maria Luisa Usai e Marcella Mancini. Protagoniste del laboratorio e del corto cinque ragazze adolescenti, tutte sassaresi, provenienti da contesti e culture differenti: un gruppo di giovanissime che vogliono salvare il mondo.
Le riprese del corto sono state realizzate da una troupe solo al femminile, che ha seguito le adolescenti (dai 15 ai 20 anni) lungo un percorso incrociato di laboratorio, vita e cinema.