Intesa con gli Usa, sì di Kiev a un mese di tregua. Ripartono gli aiuti

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Ucraina e Stati Uniti compiono una decisa accelerazione verso la pace, superando la rottura consumatasi tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky nel loro ultimo faccia a faccia.

Il vertice di Gedda tra le delegazioni dei due governi è andato meglio del previsto. Con un comunicato congiunto, al termine di una maratona negoziale, che ha suggellato una possibile svolta dopo oltre tre anni di conflitto: Kiev ha accettato la proposta americana di una tregua di 30 giorni e Washington in cambio ha promesso che riprenderà subito a invitare aiuti militari e a condividere la sua intelligence. “Adesso gli Usa capiscono le nostre argomentazioni”, ha esultato Zelensky, sentendo di essere uscito dall’angolo. Uno stato d’animo confermato dalle parole del presidente americano, che per la prima volta ha lanciato la palla nel campo di Putin: “Spero sia d’accordo con il piano” per la tregua, “parlerò con lui forse questa settimana”, anche con l’auspicio di arrivare ad un “cessate il fuoco totale nei prossimi giorni”. Nel frattempo, partiranno nuovi contatti tra funzionari russi e americani, ma Trump ha già annunciato che inviterà nuovamente Zelensky alla Casa Bianca.


La giornata a Gedda è stata lunga e intensa: il primo incontro tra americani e ucraini chiamato ad archiviare il disastro dello Studio Ovale, lo scorso 28 febbraio, che era costato a Kiev lo stop agli aiuti militari e all’intelligence.
Nella città saudita si sono confrontate due delegazioni di alto livello, a dimostrazione che l’obiettivo delle due parti era di fare sul serio: per gli Usa il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il segretario di Stato Marco Rubio, per Kiev il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak ed i ministri degli Esteri e della Difesa Andriy Sybiga e Rustem Umerov.
“Siamo pronti fare di tutto per raggiungere la pace”, sono state le prime parole ai giornalisti di Yermak, prima di immergersi nei negoziati nella lobby dell’hotel Ritz-Carlton.
Una posizione di “apertura”, con l’auspicio di una “conversazione costruttiva e amichevole con i nostri partner americani”, ha assicurato il consigliere di Zelensky, mentre il giorno prima il presidente ucraino aveva aperto la strada incontrando il principe Mohammed bin Salman, per consolidare la mediazione saudita. (ansa.it)
   

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