Ancora mistero sulla sorte del presidente iraniano Ebrahim Raisi dopo l’incidente che ha coinvolto un convoglio di elicotteri sul quale viaggiava, insieme all’entourage, che avrebbe fatto un atterraggio di emergenza a causa delle cattive condizioni del meteo, per fitta nebbia e pioggia che rendono difficili ricerche e soccorsi.
La televisione di Stato iraniana aveva annunciato che l’elicottero su cui viaggiava il presidente era stato ritrovato dai soccorritori, ma successivamente la Mezzaluna rossa ha smentito la notizia, riferisce l’agenzia Mehr, citata dalla Tass.
Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha espresso preoccupazione per l’elicottero scomparso in un incontro pubblico. Lo riporta Al Jazeera. “Speriamo che Dio riporti l’onorevole presidente e i suoi compagni tra le braccia della nazione – ha detto – Tutti devono pregare per la salute di questo gruppo di dipendenti pubblici. La nazione iraniana non deve essere preoccupata, non ci saranno interruzioni nel lavoro del Paese”.
Secondo l’agenzia Fars, è stato stabilito un contatto con due passeggeri dell’elicottero presidenziale iraniano. “Sono stati tenuti alcuni contatti telefonici con uno dei passeggeri e un membro dell’equipaggio dell’elicottero, che ha dovuto effettuare un ‘atterraggio duro’, mentre trasportava il presidente Ebrahim Raisi e alcuni funzionari. Sembra che l’incidente non sia stato molto grave”. E’ quanto afferma il vicepresidente esecutivo dell’Iran, Mohsen Mansouri, alla Tv di Stato. “Il luogo dell’incidente, che si trova nelle alture della zona, è stato identificato nel raggio di due chilometri. Se Dio vuole, riceveremo buone notizie”, ha proseguito, invitando la gente a pregare. Circa 230 soccorritori stanno perlustrando l’area, ha aggiunto.