70.3 sono le miglia terrestri complessive dell’Half Ironman, la disciplina sportiva composta da nuoto, ciclismo e corsa. E il 25 ottobre 2020, per i triatleti, è la data da segnare sul calendario perché oltre alla due giorni di Cervia (19 e 20 settembre) ci sarà la prima volta della Sardegna.
L’ evento internazionale, incastonato fra i comuni di Pula, Domus de Maria, S’Anna Arresi e Teulada, è stato ufficialmente presentato oggi presso l’assessorato del Turismo. Il “padrone di casa” Gianni Chessa, particolarmente soddisfatto, ha dichiarato: “La scelta della data non è a caso ma nasce dall’esigenza di portare eventi e turisti nei mesi di spalla. L’evento, bloccato per evitare che andasse ad altre regioni, ci aiuterà a far conoscere la Sardegna nel mondo. Gli oltre 1500 atleti porteranno amici, parenti, accompagnatori e per ciascuno di essi, si ipotizza una spesa giornaliera di 100 euro. Credo che il ritorno economico sarà superiore ai 250 mila euro finanziati dalla Regione”.
Augusti Perez, direttore Area Ironman, ha aggiunto: “Per me è un onore essere qui a Cagliari per lanciare ufficialmente 70.3, una nuova gara nel calendario mondiale. La Sardegna è bella naturale, storia ed accoglienza. E’ perfetta per noi. Grazie alla Regione e all’assessore per averci creduto.”
Chessa, riprendendo il discorso, ha aggiunto: “I grandi eventi non possono essere programmati a breve scadenza. Io sto programmando per un triennio per avere la certezza che gli organizzatori restino qui”.
Andrea Mentasti, direttore di gara Ironman Sardegna, nell’annunciare il video ufficiale dell’evento, ha ripreso il discorso dell’assessore regionale: “Sappiamo che i triatleti viaggiano con gli accompagnatori ed arrivano da molto lontano, non per un weekend ma per una una vacanza più lunga. Siamo sicuri che saranno affondati dalla bellezza dell’isola e dall’ospitalità sarda”.
Nell’incontro con la stampa, il cagliaritano Roberto Zorcolo, scrittore e ironman internazionale, ha raccontato la sua esperienza: “ Io sono uno di quelli che punta a raccontare una storia. Per il gusto di gareggiare, per vincere delle paure, per il semplice piacere di partecipare. Alla fine la famosa rincorsa alla slot è per pochi, tutto il movimento lo crea chi insegue la famosa medaglia. Essere ironman è una filosofia di vita e non a caso su queste esperienza ho scritto due libri in cui racconto la storia di chi partecipa.”