CAGLIARI POST

Istituto Tecnico Tecnologico DUCA DEGLI ABRUZZI di Elmas: 2° al Concorso nazionale Mad for Science

Torino. Il Liceo Scientifico GALILEO GALILEI di Catania si è aggiudicato ieri mattina il primo premio della settima edizione del Concorso nazionale Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin, con il progetto “Per un pugno di arance: i lieviti come microrganismi di biocontrollo contro l’insorgenza di muffe sugli agrumi”. Il team, composto dagli studenti Simone Correnti, Simone Cutrona, Noemi Maria Fazio, Samuele Lombardo, Francesco Pieracciani e guidato dal Prof. Vincenzo Adornetto ha vinto 75 mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall’anno scolastico in corso.

Al secondo posto si è classificato L’Istituto Tecnico Tecnologico DUCA DEGLI ABRUZZI di Elmas (CA) con il progetto FIRE – Igniteminds”, a cui viene riconosciuto un premio di 45 mila euro.

L’Istituto tecnico L. DA VINCI – E. MAJORANA di Mola di Bari, con il progetto “An early warning biosensor for in-situ monitoring of Ostreopsis ovata on the Apulia coast”, si è aggiudicato il terzo premio pari a 30 mila euro.

Il Liceo Scientifico GALILEO GALILEI di Alessandria, l’Istituto Tecnico Tecnologico LUIGI EINAUDI di Canosa di Puglia (BT), il Liceo Scientifico CIAMPOLI – SPAVENTA di Atessa (CH), il Liceo Scientifico ETTORE MAJORANA di Rho (MI) e l’Istituto Tecnico Tecnologico ANTONIO DE VITI – DE MARCO di Valenzano (BA) hanno, infine, ricevuto il Premio Finalisti dell’importo pari a 10 mila euro ciascuno, come riconoscimento dell’importante lavoro di qualità.

La Challenge Mad for Science 2023, aperta ai Licei Scientifici, ai Licei Classici con curvatura biomedica e agli Istituti Tecnici, si è svolta in presenza presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino e ha visto la partecipazione dei migliori 8 Istituti italiani giunti alla finale dopo due rigorose selezioni tra le oltre 200 scuole partecipanti provenienti da tutta Italia. I team giunti alla finalissima si sono aggiudicati un montepremi totale di 200 mila euro.

A valutare i progetti finalisti la Giuria presieduta da Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon, e composta da Andrea Ballabio, Direttore scientifico dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM) di Pozzuoli, Alberto Bardelli, Direttore scientifico dell’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione AIRC (IFOM) di Milano, Irene Bozzoni, Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’Università La Sapienza di Roma e Ruggero Pardi, Professore Ordinario di Patologia Generale all’Università Vita Salute dell’Istituto San Raffaele di Milano.

Le scuole che hanno partecipato al contest nazionale hanno elaborato 5 esperienze didattiche laboratoriali sul tema delle “Biotecnologie verdi, blu e grigie per la salute delle persone e dell’ambiente” (nel codice colore delle biotecnologie, quelle verdi sono legate all’agricoltura, quelle blu all’ambiente marino e acquatico e quelle grigie al risanamento ambientale e alla biodiversità).

L’originalità e la qualità dei progetti che ogni anno vengono presentati dai team in gara riescono sempre a stupirci e a confermare le grandi potenzialità della ricerca e dei talenti in erba che abbiamo nel nostro Paese. Non è stato facile scegliere i vincitori dei tre premi. Il progetto presentato dal Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania si è distinto per aver individuato un problema reale e rilevante per l’economia agricola del territorio offrendo una possibile soluzione logica e facilmente riproducibile in laboratorio, le cui ricadute potranno tra l’altro generare nuove conoscenze sull’interazione tra diversi organismi” ha commentato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon, nel conferire i premi ai vincitori.

Le fasi e i momenti di avvicinamento alla finale di oggi possono essere rivisti sulla pagina Facebook Fondazione DiaSorin, sul profilo Instagram fondazionediasorin e attraverso gli hashtag ufficiali #fondazionediasorin e #madforscience2023, mentre l’intera finale sarà disponibile sul canale YouTube della Fondazione DiaSorin.

Challenge 2023
Descrizione progetti

  1. Il Liceo scientifico Galileo Galilei di Alessandria (AL) con il progetto “Microbial Fuel Cells for STEM
    Education: a future Hope For Humanity”.
  2. Il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate Ciampoli-Spaventa di Atessa (CH) con il progetto
    “Growing by the waste”.
  3. L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – Luigi Einaudi di Canosa di Puglia
    (BT) con il progetto “Essere sostenibili per essere alla moda”.
  4. Il Liceo scientifico Galileo Galilei di Catania (CT) con il progetto “Per un pugno di arance: i lieviti come
    microrganismi di biocontrollo contro l’insorgenza di muffe sugli agrumi”.
  5. L’Istituto Tecnico Tecnologico – Agraria, Agroalimentare e Agroindustria – Duca degli Abruzzi di Elmas
    (CA) con il progetto “FIRE – Igniteminds”.
  6. L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – L. Da Vinci – E. Majorana di Mola
    di Bari (BA) con il progetto “An early warning biosensor for in-situ monitoring of Ostreopsis ovata on the
    Apulia coast”.
  7. Il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate Ettore Majorana di Rho (MI) con il progetto “Gurfa: il
    valore dell’acqua. La fitodepurazione mirata contro l’inquinamento da specifiche molecole
    organiche”.
  8. L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – Antonio De Viti – De Marco di
    Valenzano (BA) con il progetto “La nuova vita dei gusci di cozze e gamberi”.

Il Liceo scientifico Galileo Galilei di Alessandria con il progetto “Microbial Fuel Cells for STEM Education:
a future Hope For Humanity” esplora la possibilità di utilizzare i microrganismi per produrre energia
elettrica, attraverso lo sviluppo e la realizzazione di celle a combustibile microbico.

Il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate Ciampoli-Spaventa di Atessa (CH) con il progetto
“Growing by the waste” intende studiare l’effetto sulla crescita di piante ed ortaggi dei polifenoli
presenti nelle acque di vegetazione, ottenute dalla lavorazione di uva ed olive, e noti per la loro
attività biostimolante.

L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – Luigi Einaudi di Canosa di Puglia
(BT) con il progetto “Essere sostenibili per essere alla moda” propone di realizzare tessuti sostenibili a
partire dagli scarti dell’industria agro-alimentare, utilizzando batteri acetici in grado di produrre
cellulosa.

Il Liceo scientifico Galileo Galilei di Catania con il progetto “Per un pugno di arance: i lieviti come
microrganismi di biocontrollo contro l’insorgenza di muffe sugli agrumi” intende studiare le condizioni
per utilizzare i lieviti isolati dal mosto d’uva come microorganismi di biocontrollo contro l’insorgenza di
muffe sugli agrumi.

L’Istituto Tecnico Tecnologico – Agraria, Agroalimentare e Agroindustria – Duca degli Abruzzi di Elmas
(CA) con il progetto “FIRE – Igniteminds” si focalizza sui terreni post-incendio e propone di individuare
potenziali comunità microbiche in grado di degradare i principali inquinanti del suolo e di fissare il
carbonio per migliorare il terreno e ospitare specie vegetali pioniere.

L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – L. Da Vinci – E. Majorana di Mola
di Bari (BA) con il progetto “An early warning biosensor for in-situ monitoring of Ostreopsis ovata on the
Apulia coast” intende sviluppare un biosensore basato sull’utilizzo di batteri fotosintetici per monitorare
la fioritura di alghe e la conseguente produzione di tossine nelle acque costiere.

Il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate Ettore Majorana di Rho (MI) con il progetto “Gurfa: il
valore dell’acqua. La fitodepurazione mirata contro l’inquinamento da specifiche molecole
organiche” si focalizzano sulla depurazione delle acque reflue urbane, con l’obiettivo di contribuire
alla riduzione degli inquinanti derivati dai farmaci, tramite un processo di fitodepurazione, che
prevede l’utilizzo di piante acquatiche.

L’Istituto Tecnico Tecnologico – Chimica, Materiali e Biotecnologie – Antonio De Viti – De Marco di
Valenzano (BA) con il progetto “La nuova vita dei gusci di cozze e gamberi” si propone di valorizzare
gli scarti della lavorazione ittica (in particolare cozze e gamberi), estraendo molecole utilizzabili per
scopi farmaceutici, cosmetici e per il biorisanamento da idrocarburi.

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