Italia a sovranità molto limitata. Mattarella convoca Carlo Cottarelli che piace a Bruxelles

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Mattarella certifica la sudditanza Italiana, l’Italia è una Repubblica a sovranità limitata. E’ chiaro a tutti che l’asse franco tedesco detta le regole prima

con le minacce, mica tanto velate, poi usando l’arma dello spread. C’è da chiedersi a che serve votare quando chi deve governare viene scelto dalla dittatura di Bruxelles. Certo spaventa il reddito di cittadinanza, la flax tax, la contrarietà alle sanzioni contro la Russia, il controllo dei confini per arginare i flussi migratori ecc.. Un’Italia così spaventa. Spaventa il popolo italiano che sceglie di alzare la testa e sollevare i pantaloni. Spaventa Salvini con il suo motto “prima gli italiani” spaventa Paolo Savona che è critico nei confronti di questa Europa a senso unico. Sia ben chiaro nessuno ha messo in dubbio la permanenza dell’Italia nell ‘Unione Europea, l’obbiettivo è quello di rimettere l’Europa nei giusti binari, l’Europa dei popoli non dei burocrati succubi della Germania e delle intemperanze degli americani. Mattarella giustifica così il fallito tentativo di Conte: “Il Movimento 5 stelle e Lega hanno raggiunto un’intesa dopo un ampio lavoro programmatico. Ne ho agevolato, in ogni modo, il tentativo di dar vita ad un governo“. “Ho atteso i tempi da loro richiesti per giungere a un accordo di programma e per farlo approvare dalle rispettive basi di militanti -ha proseguito il Capo dello Stato- pur consapevole che questo mi avrebbe attirato osservazioni critiche”.  “Nessuno può sostenere che abbia ostacolato la formazione del governo che viene definito del cambiamento – dice Mattarella -. Al contrario, ho accompagnato con grande collaborazione questo tentativo, com’è del resto mio dovere, in presenza di una maggioranza parlamentare, nel rispetto delle regole della Costituzione”. L’incertezza sulla nostra posizione nell’euro -ha proseguito il Capo dello Stato- ha posto in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende. Lo spread che aumenta giorno dopo giorno, aumenta il nostro debito pubblico, e riduce le possibilità di spesa dello Stato per nuovi interventi sociali.  “Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri” presentate da Giuseppe Conte, precisa il Capo dello Stato “tranne quella del ministro per l’Economia”, la cui designazione “costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari”. “Ho chiesto per quel ministero -ha proseguito – l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l’accordo di programma, che, al di là della stima e della considerazione per la persona, non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare probabilmente, o addirittura inevitabilmente, la fuoriuscita dell’Italia dall’euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento rigoroso nell’ambito dell’Unione europea per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano”. “A fronte di questa mia sollecitazione -ha concluso Mattarella- ho registrato con rammarico indisponibilità a ogni altra soluzione”. Intanto domani mattina ha convocato al Quirinale Carlo Cottarelli.

Giorgio Lecis

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Giorgio Lecis

Giornalista. Direttore responsabile
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