La Sardegna offre tanto da un punto di vista naturalistico ma ancora di più, a ben vedere, quanto a ricchezze storiche di valore davvero inestimabile.
I percorsi di interesse sono i più vari e quelli alla ricerca di chiese di epoca medioevale sono particolarmente stimolanti per la varietà di manufatti presenti sul territorio; gli esempi sono davvero tanti: chiese grandi, imponenti, di dimensioni basilicali ma anche piccole, quasi delle cappelle, ugualmente importanti per pregio costruttivo, tutte disseminate per l’isola, sentinelle silenziose di un passato lontano ricco di fascino e storia.
Le chiese romaniche della Sardegna edificate tra l’XI e il XIV secolo hanno un pregio costruttivo tale da dimostrare quale importanza avesse, fino da allora, l’isola nel panorama architettonico del vecchio continente.
La loro edificazione è strettamente legata alla volontà giudicale e dei vescovi isolani di lasciare ai posteri, un segno indelebile di quell’epoca; le loro caratteristiche architettoniche a paragone degli esempi italiani, sono distintive dello stile delle maestranze giunte proprio dal continente italico ed europeo.
Il primo percorso è alla scoperta della piccola chiesa di San Platano a Villaspeciosa: il manufatto, possedimento dei monaci benedettini di Marsiglia, fu edificato in pietra calcarea intorno alla fine del XII secolo, nella piana del basso Campidano.
La piccola chiesa è facilmente raggiungibile dal capoluogo e si trova all’interno del centro abitato.
La facciata a capanna che presenta due ingressi di cui uno sormontato da una monofora, è tripartita da lesene e sormontata da un campanile a vela al centro del quale vi è la campana che poteva essere suonata accedendo al tetto direttamente da una scalinata esterna, posta su uno dei lati della chiesa.
La facciata inoltre è impreziosita da elementi decorativi come le due ruote intarsiate a doppio colore e le croci intarsiate sui portali.
Nel retro, sono visibili i due absidi di forma semicircolari, ciascuno con una stretta monofora. Realizzata con pianta rettangolare, la chiesa ha un interno semplice: peccato sia chiusa per la maggior parte del tempo e visitabile solo in occasione della ricorrenza del santo cui è intitolata, dal 25 al 31 agosto di ogni anno.
Alberto Porcu Zanda