Ittiri, Murgia e Salaris incontrano i produttori di carciofi. “Vicini agli agricoltori, assegnata quota irrigua anche alla valle dei giunchi”

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Cagliari. La Regione non lascia soli i produttori di carciofi della Valle dei Giunchi in difficoltà per effetto delle condizioni critiche del lago Bidighinzu. Si è svolto questa mattina a Ittiri l’incontro tra gli Assessori dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, e dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, e i produttori di carciofi della Valle dei Giunchi, l’unico territorio regionale a cui non era stato possibile assegnare i volumi d’acqua ai fini irrigui e che ora si vedranno assegnata la quota minima disponibile con l’ulteriore impegno, preso sempre dalla Regione, di un intervento di riparazione immediato da concludersi entro 30 giorni. Gli agricoltori, anche davanti alla quota esigua a disposizione, hanno infatti scelto di andare avanti con la coltura del carciofo.

Una situazione di emergenza, quella che riguarda il comprensorio della Valle dei Giunchi, che i due esponenti della Giunta Solinas hanno voluto condividere direttamente con il mondo delle campagne a cui è stata dettagliatamente esposta la situazione. La Regione, considerate le necessità degli agricoltori di avviare le coltivazioni, ha preso l’impegno di mettere immediatamente a disposizione le risorse economiche per un intervento sulla condotta da terminarsi entro la fine di giugno e di garantire la parte di risorse idriche al momento disponibili (1.060.000 meri cubi d’acqua).

Anche le ultime precipitazioni, troppo deboli rispetto all’acqua piovana caduta in altre zone, non hanno permesso di alleviare la situazione né di aumentare in alcuna maniera la capienza del lago che è rimasto a livelli bassi rispetto agli scorsi anni. A condizionare negativamente la capacità del sistema di erogare l’acqua, oltre alla capienza dell’invaso bassa a causa della mancanza di precipitazioni, si aggiungono le condizioni critiche nelle quali versa la condotta gestita dall’Enas. È proprio sul problema strutturale che si è maggiormente concentrata l’attenzione dell’Assessorato dei Lavori Pubblici che, in stretta collaborazione con l’Assessorato dell’agricoltura, ha recuperato le risorse necessarie per accelerare quanto più possibile la realizzazione della nuova opera. Nel dettaglio, la Regione ha ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro (fondi PNRR) per rifare integralmente la condotta che partendo dal Bidighinzu collega la diga al sistema irriguo e recupera la risorsa idrica invasata dalla traversa del rio Minore, con l’obiettivo di sprecare meno risorsa possibile. Il progetto che consentirà di utilizzare le risorse idriche del lago Bidighinzu (traversa del rio Minore) e quelle dei reflui depurati provenienti dall’impianto di depurazione, dovrà necessariamente andare in appalto entro il prossimo anno. L’Assessorato si è impegnato anche con un finanziamento diretto di 2 milioni e 200mila, concesso sempre al Consorzio di bonifica della Nurra, per la realizzazione di un intervento strutturale sul tratto di condotta maggiormente deteriorato.

“Nell’immediato Enas avvierà un intervento tampone di riduzione delle perdite idriche per garantire, così come richiesto dagli agricoltori, almeno il milione di metri cubi disponibile – ha spiegato l’Assessore Salaris – Dobbiamo tutelare le aziende agricole ma non possiamo intaccare le scorte (pari al 5%) che ci consentono di garantire l’uso potabile e soprattutto le forniture d’acqua alle strutture ospedaliere di Sassari e Ittiri. Possiamo quindi ragionare solo sul milione circa di metri cubi di acqua a disposizione – ha proseguito l’Assessore – su cui però intervengono negativamente anche le condizioni della condotta che non permettono l’arrivo alle campagne del totale di volume d’acqua perché una parte viene dispersa: è lì che interverremo nell’auspicio di ridurre quanto più possibile la dispersione di risorsa idrica”. Una situazione critica, che la mancanza di precipitazioni ha fatto diventare di assoluta emergenza, come rimarcato anche dall’Assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia che non potendo intervenire in termini di sovvenzioni dirette ma condividendo le preoccupazioni degli agricoltori, ha garantito la massima collaborazione, attraverso tutti i soggetti coinvolti affinché gli agricoltori risentano il meno possibile della difficile situazione.

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