Joe Perrino, le sue “Storie di Mala Vida”conquistano il Teatro Massimo

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Si poteva parlare di calcio o di cinema, di poesia o di letteratura e la gente, la sua gente, sarebbe arrivata comunque. Joe Perrino, Nicola Macciò per l’anagrafe, tornando ieri sera sul palco del Teatro Massimo nell’evento voluto da Jazz in Sardegna, ha ricevuto il meritato e caloroso abbraccio dei suoi fan.

Joe Perrino è comunque un artista e in “Storie di Vita Mala”, il suo progetto artistico realizzato insieme all’attrice Zuanna Maria Boscani, è come un cantastorie moderno che spiega la genesi di ogni singolo brano proposto. Al centro di tutto, vi sono fatti realmente accaduti mentre la musica arrangiata in stile pop, si rivela una scelta vincente per affrontare il tema delle condizioni di vita delle carceri, dei delinquenti e di chi la violenza l’ha subita.

“Graziella”, la canzone scelta per l’apertura dell’evento, parla proprio di una donna dell’iglesiente vittima di un delitto d’onore. Cantando “La Gelosia mi fa impazzire”, scritta da Franco Franchi, si fa riferimento a quando l’amore diventa possesso, annientamento e umiliazione della donna. Non manca il tema della droga, dell’eroina in particolare, narrato attraverso “Binario 21” nella versione rivisitata di “Milano – Livorno “ di Elio Cocco.

Sono testi che trovano spunto dalla vita quotidiana, a volte molto crudele. “Sabato sera” con al centro la storie due bambine abusate nel quartiere di Castello e “Sangue Innocente” ovvero il ricorso all’autolesionismo dei detenuti per sfuggire alle angherie delle vita carceraria. Sempre dai centri di detenzione, arriva l’ispirazione per la reinterpretazione di “”E’ nun ce vojo stà” , scritta da Alberto Grisi nel’78.

Ci sono anche storie belle e positive come quella raccontata prima de “Il clan dei ricciai”, un punto di ripristino per un ragazzo abituato ad entrare e uscire dal carcere. “Quando vado in carcere – dice il rocker – vedo detenuti commossi a cui dico che fuori c’è una vita meno pericolosa. C’è la possibilità di ricominciare da capo ma in questo mio momento, la prossima canzone la voglio dedicare a me stesso”. E cosi con “Ricominciare da capo” si chiude l’esibizione. In realtà, non è ancora il tempo dei saluti perchè i due protagonisti tornano sul palco per regalare “Giovanottello “ e “All’uscita della galera”.

Joe Perrino è bravo a far commuovere ma lui stesso e Zuanna non riescono a nascondere le emozioni scaturite dal caloroso applauso scaturito dal pubblico in piedi. Ben tornato Joe.

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