Per i loro raid avevano scelto l’Italia perché in caso di un inseguimento «la polizia non spara» e anche se vieni arrestato «esci subito di galera». La banda dell’Est (tre moldavi e cinque romeni) sgominata a Brescia dai Carabinieri aveva le idee chiare su come funzionano le cose in suolo italico, tanto che per un anno ha agito indisturbata razziando i bancomat di mezza Lombardia. Non solo. Nel corso della
conferenza stampa il pubblico ministero Ambrogio Cassiani ha spiegato che, come emerge dalla intercettazioni, i banditi «avessero scelto l’Italia perché le forze di polizia durante gli inseguimenti, difficilmente usano le armi da fuoco e con la legislazione italiana sarebbero subito usciti dal carcere». Dura reazione di Grimoldi «Qualcuno informi Minniti e il ministro Orlando che i criminali dell’Est prediligono venire a colpire in Italia, preferibilmente nella ricca Lombardia, perché tanto la polizia non spara e in galera si resta pochissimo» Certo le parole di questi criminali sentenziano la sconfitta dello Stato, dello Stato di diritto, dello Stato di giustizia. Anche Viviana Beccalossi dei Fratelli d’Italia critica aspramente il governo «È davvero agghiacciante. Ma purtroppo questa è la realtà dei fatti, come sanno bene donne e uomini delle Forze dell’ordine che dopo aver lavorato duramente e a loro rischio per assicurare un criminale alla giustizia lo rivedono in libertà con troppa facilità»
[…] via La banda dell’est “Rubiamo in Italia perché se poi ci arrestano usciamo subito di galera” —… […]