Seconda tappa per il mini tour nel sud Sardegna di Rafael Campallo con la sua compagnia di flamenco: dopo Cagliari, domani sera (venerdì 20) è la volta di Sarroch, dove il danzatore e coreografo sivigliano sarà di scena alle 21 nel parco di Villa Siotto con un classico “cuadro flamenco”, affiancato dalla “bailaora” Luisa Palicio, con David de Arahal alla chitarra e due “cantaores”: Javier Rivera e Miguel Picuo. Ingresso gratuito con prenotazione al numero 3883899755 fino a esaurimento posti.
Sabato, ultima tappa a Quartucciu, al Teatro Olata (piazza Sunda), per una serata organizzata in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di Quartucciu: anche in questo caso, l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria chiamando il numero 3471340958.
Per accedere agli spettacoli è necessario munirsi di green pass che può essere richiesto da chi ha fatto almeno una dose di vaccino contro il covid-19, oppure è risultato negativo a un test molecolare o antigenico rapido (validità 48 ore), o, ancora, da chi possiede un certificato di guarigione da covid-19 (validità 6 mesi). Posti a sedere limitati e distanziati, nel rispetto delle norme anti-covid.
Per informazioni e prenotazioni: 3883899755. Per notizie e aggiornamenti: www.formaepoesianeljazz.com e www.facebook.com/FormaePoesianelJazz.
Classe 1974, Rafael Campallo si è messo in luce fin dagli esordi per la qualità della sua danza: passo veloce, musicalità, espressività coreografica e presenza scenica sono le prerogative che l’hanno imposto all’attenzione della critica. Si è affacciato al flamenco a soli undici anni sotto la guida di José Galván, perfezionando poi la sua formazione con Manolo Marín; ha messo in mostra subito il suo grande talento nella compagnia andalusa di Mario Maya per consacrarsi nel 1996 con la partecipazione a due produzioni di Manuel Soler e di Manuela Carrasco. Innumerevoli le sue esibizioni in festival e teatri sia in Spagna che nel resto del mondo. Tra gli spettacoli principali, “Trilogía” con Andrés Marín e El Torombo, “Flamenco se escribe con Jota” con Úrsula López e Miguel Ángel Berna, l’omaggio a Manuel Soler “Al Compás de Soler”, e poi “Puente de Triana”, “Campallerías”, “Horizonte” e “Triana, la otra orilla” con sua sorella Adela Campallo; e come solista al gala di chiusura “La Punta y la Raíz, un paseo por el baile de Sevilla” sotto la direzione di Rafaela Carrasco alla diciassettesima Bienal de Flamenco di Siviglia.