Verrebbe da dire “e meno male che ci governano gli economisti”.
E cosi fu che la Corte Costituzionale bocciò la Finanziaria 2016 della Regione Sardegna. Come riporta l’Ansa, la Corte Costituzionale chiamata a decidere sul ricorso del Governo riguardante un solo articolo della legge 6 di stabilità ha invece dichiarato l’illegittimità di tutto il provvedimento legislativo varato lo scorso anno.
La norma censurata riguarda la copertura del disavanzo tecnico di -31,5 milioni di euro prevista nella legge di Bilancio della Regione sulla base dell’introduzione del bilancio armonizzato. Secondo i giudici costituzionali, l’utilizzo del disavanzo tecnico «costituisce una tassativa eccezione alla regola del pareggio di bilancio ed, in quanto tale, risulta di strettissima interpretazione ed applicazione».
La Corte ritiene che «uno sbilanciamento così grave da legittimare la chiusura in passivo del primo bilancio di previsione successivo al riaccertamento straordinario è quasi sempre eziologicamente collegato all’incapacità mostrata in passato dall’ente territoriale nella riscossione delle proprie entrate». I professori sapranno trarre le ovvie conseguenze da questa sentenza?