
La borsa assegnata al giovane ricercatore dell’Università di Cagliari finanzia un progetto da portare avanti nel Laboratorio di Patologia sperimentale del Dipartimento di Scienze biomediche, a Monserrato.
Chimico farmaceutico e dottore di ricerca in Medicina molecolare e traslazionale, Gabriele Serreli ha centrato il prestigioso riconoscimento dell’ente intitolato al noto oncologo italiano, che lo scorso 16 dicembre ha comunicato i risultati della selezione per le 141 borse di ricerca annuali, destinate a finanziare ricercatori italiani e stranieri impegnati in progetti di ricerca di elevata qualità in varie aree in ambito biomedico (oncologia, malattie cardiovascolari, neuroscienze e prevenzione), da svolgersi in Italia a partire da gennaio 2023.
La valutazione compiuta dalla Fondazione Veronesi ha tenuto conto della qualità del curriculum del dottor Serreli, del progetto di ricerca proposto e della qualità scientifica del laboratorio ospitante dell’ateneo cagliaritano, diretto dalla professoressa Monica Deiana.
Gabriele Serreli, classe 1990 di Uta, si è laureato a Cagliari nel luglio 2014 in Chimica e tecnologie farmaceutiche con una tesi sperimentale in Chimica degli alimenti. Ha conseguito il dottorato di ricerca, sempre a Cagliari, nel 2018. Fin dal 2014 ha frequentato il laboratorio di Patologia sperimentale del dipartimento di Scienze biomediche, sotto la supervisione della professoressa Monica Deiana, partecipando alla realizzazione di studi volti a indagare i meccanismi molecolari coinvolti nell’azione antiossidante e antinfiammatoria di diverse sostanze di origine naturale e dei loro principali metaboliti. Durante questi anni, grazie ai programmi di mobilità PlaceDoc di UniCa (durante il dottorato) e Pon Aim (con il quale ha preso servizio a Cagliari come ricercatore di tipo A, cioè con contratto subordinato triennale prorogabile per ulteriori due anni), ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero, in particolare all’Università di Roehampton a Londra e all’Institut Hospital del Mar d’Investigacions Mèdiques (Imim) di Barcellona.
La borsa permetterà al ricercatore di UniCa la realizzazione di uno studio volto a valutare le attività antinfiammatorie e antiproliferative dei metaboliti dei principali polifenoli dell’olio extravergine di oliva, idrossitirosolo e tirosolo, contro le principali patologie infiammatorie intestinali e il cancro del colon-retto.

“Il progetto finanziato riguarda un’estensione di una ricerca in corso che coinvolge diverse unità del dipartimento di Scienze biomediche – spiega Gabriele Serreli – e consentirà di studiare l’efficacia di questi composti nel regolare le vie di segnalazione iperattivate in queste cellule e nelle cellule normali stimolate con agenti pro-infiammatori. I risultati di questo progetto potrebbero fornire nuove informazioni sull’importanza dell’assunzione di olio extravergine di oliva con la dieta e aiutare a promuovere stili di vita adeguati, favorendo lo sviluppo di un nuovo approccio terapeutico e preventivo”.
