«La guerra è finita»: l’annuncio della fine della guerra coreana, mai arrivato formalmente dopo il conflitto degli anni ’50, è stato dato nella dichiarazione congiunta firmata dal presidente sud-coreano, Moon Jae-in, e dal leader nord-coreano, Kim Jong-un, al termine dello storico summit che si è svolto oggi alla Peace House di Panmunjom, nella zona demilitarizzata di confine. Kim è diventato il primo leader nordcoreano a mettere piede in Corea del Sud, attraversando la linea militare che divide la penisola dalla fine della guerra di Corea del 1950-1953. Per il summit intercoreano aveva invitato a pregare papa Francesco, al termine dell’udienza di mercoledì scorso, esortando i due leader a farsi «artigiani di pace».
Come riporta l’Avvenire.it, tutto è cominciato intorno alle 9.30 di mattina (le 2.30 della notte in Italia) con l’altamente simbolica stretta di mano fra Moon e Kim, avvenuta proprio sul confine. È a questo punto che c’è stato un fuori programma: su invito improvvisato di Kim i due hanno attraversato il confine entrando anche nella parte della Corea del Nord, prima di tornare sul territorio sudcoreano, sempre tenendosi per mano, e di dirigersi verso la Peace House, struttura di vetro e cemento che si trova nella parte sud del villaggio di Panmunjom. È qui che fu firmato l’armistizio che segnò la fine alla guerra nel 1953 ed è qui che si sono incontrati oggi i due leader. «Una nuova storia comincia adesso – un punto di partenza della storia e di una nuova era di pace», ha scritto Kim nel libro degli ospiti.
Il cerimoniale di benvenuto e una prima breve conversazione fra Kim e Moon sono stati trasmessi in diretta, mentre i colloqui veri e propri si sono tenuti a porte chiuse. Sul tavolo dell’incontro, che potrebbe spianare la strada al bilaterale fra Kim Jong-un e Donald Trump previsto entro i primi di giugno, sia l’ipotesi che Pyongyang rinunci alle sue armi nucleari, sia un trattato di pace fra le Coree, che sono ancora tecnicamente in stato di guerra visto che il conflitto del 1950-1953 si concluse con un armistizio e non con un trattato di pace. Il portavoce di Moon ha confermato che, effettivamente, i due hanno discusso tanto della denuclearizzazione, quanto di una pace permanente sulla penisola.