Oggi 18 marzo l’A.I.V.E.C. (Associazione Italiana Vittime Emergenza Covid-19) accende la fiaccola della solidarietà per illuminare il buio cammino calato un anno fa sui familiari delle tante vittime del covid. Rinnova ancora una volta il suo impegno affinché resti indelebile nel tempo il loro ricordo. Occorre diffondere tale messaggio, in modo che tale gesto possa contribuire al viaggio della fiaccola della solidarietà.
Il nostro paese ed il mondo intero è interessato dall’epidemia Covid-19 che ha colto gli Stati impreparati a contrastare tale evento. Il virus (Sars-Cov2), in pochi mesi, ha dilagato dalla Cina ai principali paesi europei e poi negli Stati Americani; l’inerzia, nell’adozione delle misure adeguate, da parte delle Istituzioni, ha comportato uno storico numero di vittime che nessun’altra epidemia sino ad ora, nell’ultimo secolo, aveva registrato. L’Italia, uno tra i primi paesi europei colpiti, ha patito un alto numero di morti per il coronavirus, covid 19, oltre a moltissimi infettati poiché lo Stato, pur avendo avuto notizie in tempi idonei a garantire la salute pubblica, non ha adottato le misure precauzionali imposte dal caso.
Un gran numero di contagiati, anche asintomatici, nelle pubbliche manifestazioni, inspiegabilmente non interrotte, hanno contribuito alla diffusione del virus (Sars-Cov2) in maniera così ampia, tanto da determinare l’adozione della più grave misura dell’interruzione di tutte le attività, dei servizi pubblici e privati, con la conseguenziale ripercussione anche economica. Un gran numero di attività commerciali dopo il Lock Down, non riuscivano a ripartire. Le grandi imprese subivano considerevoli ed irreversibili perdite.