La nuova continuità territoriale al via, tra dubbi e proteste

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Il nuovo piano di continuità territoriale, entrato in vigore il 28 gennaio, con l’Alitalia vincitrice del bando per tutte e sei le tratte previste per la copertura del servizio, già suscita malumori e fa discutere.

La maggiore novità, è la cancellazione della tariffa unica della continuità per Roma e Milano, ancora in vigore fino al prossimo 17 aprile, che prevedeva biglietti dal costo identico sia per i residenti in Sardegna, sia per i turisti, che per gli emigrati sardi.

Pare di capire che d’ora in avanti, chi non è residente, chi viaggia come le squadre sportive, chi lavora od anche i semplici turisti, saranno invece penalizzati.

Lo denunciano, con una decisa presa di posizione Fi e FdI, parlando di inequivocabili danni per emigrati sardi e imprese.

In particolare Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d’Italia dice “L’ho denunciato più volte, ma basta andare nel sito Alitalia e provare a prenotare, per esempio nel mese di maggio, prima come residente e poi come non residente, per notare il risultato della nuova continuità territoriale voluto da Unione Europea e subito dalla Giunta di centrosinistra targata Pigliaru; in tutte le tratte aeree, da Cagliari, Olbia e Alghero, per i non residenti aumenta dai 50 ai quasi 90 euro, ma sono pronto a scommettere che in mancanza di biglietti aumenteranno ancora, tagliando le gambe ai tanti emigrati sardi e i non residenti; pensiamo a chi lavora, alle squadre sportive o ai turisti, un aumento dai 50 euro ai 90 euro a persona sono un salasso che porterà la Sardegna più lontana e più isolata”.

Allo stesso modo, Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia sostiene che “La cancellazione della tariffa unica della continuità per Roma e Milano è un grave danno per gli emigrati sardi e per le imprese”, sottolineando che “nel 2013, noi abbiamo introdotto questa novità per estendere le tariffe scontate ai sardi che risiedono fuori dall’isola ed aprirla anche ai non residenti, con evidenti benefici per le imprese isolane ed in particolare per quelle turistiche. Stava prendendo forma quel ponte necessario per rendere la nostra isola non solo bella ma anche più facilmente raggiungibile e per consentire alle aziende sarde di offrire servizi e beni a una platea più ampia rispetto a quella dei soli residenti. Avevamo già programmato l’estensione di questa novità anche alla continuità territoriale 2, relativa alla rotte minori con Bologna, Torino, Verona e Napoli”.

C’è poi la protesta di Air Italy, che contesta l’offerta di Alitalia e che dopo Ryanair, ha annunciato di voler proporre ricorso contro la aggiudicazione del bando sui voli della continuità territoriale della Sardegna. L’annuncio è stato formalizzato in una lettera che Rossen Dimitrov – chief operation officer della compagnia – ha inviato ai dipendenti, che avevano sollecitato una azione in questo senso: “faremo ricorso sulla continuità territoriale, stiamo compiendo i passi necessari per presentarlo. È un processo difficile e potenzialmente lungo e il risultato finale non può essere dato per scontato. La nostra sede centrale è a Olbia, sarebbe stato opportuno che anche questo aspetto fosse stato considerato nel corso del processo di valutazione della gara”, chiedendosi anche “come può una compagnia aerea in amministrazione straordinaria, destinataria di un prestito dello Stato di 900 milioni di euro, senza contare i miliardi iniettati negli ultimi decenni, aggiudicarsi le rotte in continuità territoriale”.

Questa la situazione, intanto da tre giorni i biglietti aerei – con prezzi agevolati in regime di nuova continuità territoriale che sarà in vigore fino al 2021 – sono in vendita ed il sito online di prenotazione Alitalia è stato preso d’assalto. I posti messi a disposizione dalla nuova continuità territoriale sono 3,7 milioni all’anno, il 49% in più rispetto al precedente progetto di continuità; il costo del biglietto prevede uno sconto residenti fino a due euro rispetto a quello finora in vigore, con agevolazioni per giovani, studenti, ultrasettantenni, diversamente abili e la possibilità di imbarcare in stiva bagagli pesanti fino a 27 chili.

Resta però – come detto – la fine della tariffa unica per residenti e turisti e l’aumento delle tariffe per i non residenti.

Alberto Porcu Zanda

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