Terminate le feste di fine anno, la politica sarda rientra nei corridoi del palazzo del Consiglio regionale di via Roma a Cagliari, con un macigno non indifferente sulle spalle.
La maggioranza a traino M5s-Pd da venerdì sta facendo i conti con il terremoto per l’ordinanza-ingiunzione del Collegio elettorale regionale di garanzia della Corte d’appello di Cagliari sulle spese della campagna elettorale della presidente Alessandra Todde, e nel frattempo segue la linea, già annunciata e ribadita dalla stessa governatrice, di “andare avanti e lavorare sereni”.
L’opposizione, però, va all’attacco, con la generale opinione di “sciatteria istituzionale” in particolare rivolta ai pentastellati, e con richieste di passi indietro e di un’accelerata sull’approvazione di una finanziaria tecnica per poter tenere accesa la macchina amministrativa, nel timore di dover andare tutti a casa con largo anticipo.
Oggi cominciano gli incontri informali tra il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini (Pd), destinatario dell’ordinanza, e la Giunta per le elezioni, composta da nove consiglieri, tra i quali 5 della maggioranza del campo largo e 4 delle opposizioni, oltre al suo presidente, Giuseppe Frau (M5s). A questo organismo spetta ora il compito di avviare un’istruttoria sul caso Todde, con novanta giorni di tempo per riferire al Consiglio gli esiti dell’indagine. Nel frattempo la maggioranza si mostra al lavoro sui temi caldi dell’agenda politica: questa mattina si riunisce l’ufficio di presidenza della commissione Sesta (Sanità), come già annunciato dalla presidente Carla Fundoni (Pd).
Tema, quello della riorganizzazione sanitaria, messo in cima alla lista, lasciando indietro anche la Manovra, che riparte dal testo già depositato in commissione con le modifiche presentate dalla Giunta all’ultimo vertice. Oggi si decide il calendario dei lavori del parlamentino che dovrà rifinire il testo da portare al più presto in Aula: l’intenzione è partire già domani con le audizioni dell’assessore Armando Bartolazzi (scampato alla mozione di sfiducia di fine anno) e della stessa presidente Todde. Poi l’assessore dell’Industria Emanuele Cani (Pd) incontrerà i sindacati di Sider Alloys in agitazione.
A palazzo il clima è teso e tra fake news che circolano nelle chat e dichiarazioni più o meno personali di esponenti della maggioranza, il gruppo consiliare del Pd, questa mattina, ha voluto precisare in una nota che gli unici a cui è affidata “ogni comunicazione ufficiale” del partito sono il segretario regionale e presidente del Consiglio, Piero Comandini, il capogruppo, Roberto Deriu, e il vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni, che “rappresentano l’intero gruppo consiliare nei rapporti con la presidente Todde e con gli altri gruppi consiliari”. “Il gruppo del Partito democratico – concludono i dem – rinnova la piena e convinta fiducia nella presidente Todde. Siamo certi della trasparenza e correttezza del suo operato. La questione sarà risolta in modo chiaro e definitivo”.
Da chiarire resta il percorso giudiziario: i legali della presidente sono orientati ad aspettare il voto del Consiglio regionale sulla decadenza prima di mettere mano ai ricorsi, che potrebbero essere due, amministrativo davanti al Tar e civile al tribunale ordinario. Pende inoltre la trasmissione degli atti in Procura per eventuali profili di rilevanza penale, come il falso.
Fonte: Ansa.it