Cagliari. 74 milioni di euro per il rinnovo del parco autobus con tecnologie di alimentazione innovative che rispettino le esigenze del trasporto pubblico locale garantendo un miglioramento della qualità dell’aria.
La Giunta Regionale ha approvato gli indirizzi per la programmazione delle risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile.
“Si tratta di un passo importante che proietta la Sardegna nel futuro dei trasporti” ha commentato il Presidente Christian Solinas. “La Sardegna prosegue il suo cammino in linea con gli accordi internazionali e le disposizioni dell’Unione Europea nel campo della mobilità sostenibile, a beneficio del territorio, delle aziende del trasporto pubblico e degli utenti”.
Il finanziamento, articolato su tre quinquenni, è stato suddiviso in 3,5 milioni di euro per il 2019 e 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2033. Inizialmente vincolato da misure di cofinanziamento, il piano è stato rivisto alla luce delle criticità emerse con l’emergenza epidemiologica da Covid-19. “Vogliamo andare incontro alle aziende del trasporto pubblico locale e regionale in un momento di estrema difficoltà” ha spiegato l’Assessore Regionale dei Trasporti, Giorgio Todde. “Nell’ottica di un perseguimento più rapido ed efficace degli obiettivi di rinnovo del materiale rotabile, fino al 31 dicembre 2024 non verranno applicate le disposizioni che prevedono un cofinanziamento dei soggetti beneficiari nell’acquisto dei mezzi ma sarà la Regione stessa a cofinanziare il rinnovo del parco autobus”.
Le risorse saranno orientate prevalentemente all’acquisto di veicoli ad alimentazione elettrica (esclusivamente in ambito urbano), a metano e ad idrogeno. Limitatamente al primo quinquennio (2019-2023) ed esclusivamente per il servizio extraurbano, la Regione Sardegna potrà utilizzare le risorse per l’acquisto di autobus diesel Euro 6 o ibridi. Ostacolo alla programmazione è stata l’assenza sul territorio regionale di reti infrastrutturali per l’approvvigionamento in continuo del metano: “Ci impegneremo nelle sedi istituzionali competenti a promuovere la rimodulazione dei vincoli che escludono ad oggi la possibilità di acquisire alcune tipologie di mezzi” ha precisato l’Assessore.
Numerosi gli aspetti considerati alla luce della programmazione delle risorse: oltre a quelli di natura infrastrutturale sopraindicati, si è tenuto conto degli ulteriori fondi a disposizione per l’acquisto di materiale rotabile, delle dotazioni attuali e programmate del parco mezzi destinato al trasporto pubblico locale, dei piani di rinnovo del parco rotabile in via di implementazione, delle esigenze di rinnovo del parco rotabile rappresentate dalle aziende di trasporto pubbliche e private attraverso interlocuzioni attivate specificatamente a tale scopo. Ancora, sono state considerate le percorrenze attualmente effettuate dalle aziende di trasporto in relazione alla dimensione del parco mezzi aziendale ottimale.