Il valore Isee, nonostante il reddito dichiarato non sia aumentato e la situazione patrimoniale sia rimasta invariata, è destinato
ad aumentare e molti si ritroveranno all’improvviso tagliati fuori dai benefici. Ora con la riforma del catasto ormai alle porte è in arrivo una bella stangata. Qualche anno fa la riforma venne bloccata dopo le stime dell’Agenzia delle Entrate che avevano fatto lievitare le rendite catastali. Adesso si torna alla carica, il governo ha preso alla lettera Bruxelles e ha ripreso lo schema di decreto dei tempi di Renzi anche se ci saranno variazioni a cui stanno lavorando i consulenti economici dell’ex premier, ma questo non fa dormire sonni tranquilli a chi è proprietario di una casa. “Puntiamo a una maggiore equità” sostengono “chi paga troppo perché ha una casa sopravvalutata risparmierà, ma chi paga troppo poco e ha seconde e terze case o case di lusso dovrà contribuire di più”, hanno affermato. La verità è che le stangate sono dietro l’angolo sia per le prime che per le seconde case. La riforma del catasto avrà ripercussioni pesanti sull’Isee. Precedentemente il valore catastale veniva moltiplicato per 105. Adesso tutto il patrimonio viene inserito per due terzi moltiplicandolo per 168. Così le seconde case del centro o della periferia (A2 o A3) potrebbero andare dall’85 per cento al 315 per cento extra. In questo modo si rischia di perdere alcuni bonus legati all’Isee come ad esempio borse di studio, buoni libro o ad esempio le tasse per gli studi universitari. Occhio anche all’Imu che per i proprietari di seconde e terze case potrebbe raddoppiare. Insomma a quanto pare la riforma del catasto comunque rischia di diventare una mazzata per chi ha una casa che ormai è diventato un bene di lusso…
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