CAGLIARI POST

La solidarietà del Parteolla alle popolazioni colpite dagli incendi

Aziende e abitazioni distrutte, alberi carbonizzati, colture devastate, una strage di animali, una ferita  al cuore della Sardegna. Ventimila ettari di boschi e terreni agricoli andati in fumo, danni incalcolabili per l’intera regione. Le aree più colpite sono Oristanese,  Planargia, Ogliastra e Sassarese. 

Occorre dare una mano alle popolazioni colpite da questi  incendi devastanti.  Che bella cosa la solidarietà e non diamola per scontata ma, anche stavolta la Sardegna intera si è mobilitata per aiutare chi aveva bisogno. E il Parteolla non è stato da meno,   Dolianova, Soleminis, Serdiana comunità generose che non hanno esitato un attimo a offrire il loro aiuto ai territori colpiti.
A Dolianova con i furgoni mesi a disposizioni da aziende e cittadini si è potuto portare quanto serviva alle popolazioni generi di prima necessità, foraggio e mangime per gli animali.

Diversi gruppi anche da Soleminis sono partiti verso l’oristanese per portare quanto raccolto grazie alla generosità dei cittadini. Gli allevatori hanno raccolto il fieno per gli animali e con i camion sono arrivati sino al Montiferru. Come si apprende da Facebook, a Soleminis sono stati utilizzati anche i soldi raccolti per avviare un’associazione di giovani che non ha visto la luce ed hanno così pensato di utilizzare quanto a loro disposizione, per aiutare i paesi in in difficoltà.

A Serdiana, è stata lanciata una raccolta di generi di prima necessità da destinare alle popolazioni della Planargia attraverso l’hub di smistamento di Bosa.


Numerose sono state le attestazioni di solidarietà di cittadini che hanno dato il loro contributo con una donazione su c/c messi a disposizione direttamente dai paesi e dalla Regione Sardegna.

La solidarietà non ha nomi, non ha visi ma solo sorrisi, da portare a chi ha pianto solo lacrime amare in questi giorni.

La nostra isola è una  terra meravigliosa troppo spesso martoriata dagli incendi,  ma ci  rialzeremo anche stavolta, perchè siamo un grande popolo. 

(Foto da Facebook)

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