Site icon CAGLIARI POST

La solidarietà non si ferma: “Donate il sangue anche a settembre”

Blood donation - Human hand giving blood drop symbol to a hand on gray background. World blood donor day and save life concept. Flat lay. Copy space.

 “Donate ancora, anche a settembre”. Lo ha ribadito il dottor Mauro Murgia, responsabile del centro
trasfusionale dell’ospedale San Martino di Oristano.
Un appello alla donazione di sangue, che rappresenta un gesto concreto
per salvare vite umane.
Intanto proseguono anche per tutto il mese di settembre le giornate di
raccolta delle sacche di sangue organizzate in collaborazione con l’Avis
provinciale e le sedi locali della stessa associazione.
AD ORISTANO  Tutti coloro che vorranno donare si possono presentare dal
lunedì al sabato, dalle ore 8 alle ore 12, presso il centro
trasfusionale dell’ospedale San Martino di Oristano.
L’emergenza non cessa e la richiesta continua di sangue negli ospedali
per gli interventi chirurgici programmati ma anche per le urgenze è
continua.
Il dottor Murgia ha aggiunto: “Chi vuole può anche prenotarsi presso il
nostro centro trasfusionale per la raccolta di plasma per uso clinico e
piastrine, un altra raccolta molto importante”.
NEI PAESI Non si ferma neanche a settembre l’opera dei volontari
dell’Avis nell’organizzare le giornate “locali” delle donazioni nelle
proprie sedi con la presenza dell’autoemoteca, sempre dalle ore 8 alle
ore 12. Sabato 2 settembre a Santa Giusta, domenica 3 settembre a
Gonnostramatza e Uras. Mercoledì 6 settembre ad Ales, venerdì 8
settembre a Paulilatino, sabato 9 settembre a Cuglieri, domenica 10
settembre a Simaxis e Seneghe. Ancora mercoledì 13 settembre a Bosa,
sabato 16 settembre a Samugheo, domenica 17 settembre ad Arborea e Riola
Sardo. Infine venerdì 22 settembre a  Ghilarza, sabato 23 settembre a
Mogoro e domenica 24 settembre a Marrubiu ed Ardauli. Per le donazioni
dell’Avis occorre prenotarsi in anticipo. Gli interessati a partecipare
a queste giornate solidali possono rivolgersi direttamente alle sedi
locali dell’Avis.

print
Exit mobile version