Tuerredda, gioiello della costa sud-occidentale della Sardegna si distende all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, nel territorio di Teulada, sarà a numero chiuso. Al massimo 1.100 bagnati, per evitare sovraffollamento e rischio Covid. E’ previsto un contributo volontario di un euro che finirà dritto in un capitolo di bilancio comunale riservato alla tutela della spiaggia. All’ingresso dell’arenile ci sarà il personale del Comune per conteggiare i bagnanti sino al raggiungimento della massima capienza. C’è già il via libera del Consiglio comunale. Con successiva delibera di Giunta si stabilirà la data di attivazione e gli orari del numero chiuso 2020 (tra fine giugno e inizio luglio e fino a settembre) e le modalità operative di presidio e controllo agli ingressi. Si sta inoltre pensando alla possibilità di destinare un’area all’interno dei parcheggi per l’eventuale atterraggio di emergenza dell’elisoccorso
“L’accesso a Tuerredda non è a pagamento perché la spiaggia è di tutti – precisa all’ANSA il sindaco di Teulada Daniele Serra – Ma sappiamo che in tanti saranno contenti di dare il contributo per darci una mano a proteggere questo tesoro. Il numero chiuso rientra in una serie di disposizioni che servono sia a godersi la spiaggia in sicurezza sia a proteggerla: niente plastica, fumo solo in aree riservate, come in aeroporto, e regole chiare sul commercio itinerante. Sarà un’estate particolare ma siamo ottimisti. Non con i numeri degli anni scorsi, ma ci aspettiamo un afflusso di turisti dalla Penisola e dall’estero a luglio e ad agosto. Poi ci saranno sicuramente molti sardi: potrebbe essere l’occasione per scoprire o riscoprire Tuerredda, il nostro Colosseo o la nostra Cappella Sistina, con la differenza che mentre questi ultimi sono opera dell’ingegno umano e quindi potenzialmente ‘replicabili’, Tuerredda è opera della natura e, se non adeguatamente preservata, rischia di danneggiarsi irrimediabilmente”.
“E’ la quantificazione del numero di bagnanti sostenibile come carico antropico massimo in base alle dimensioni della spiaggia tenendo invariata, rispetto al passato, la suddivisione tra spiaggia libera e spiaggia gestita”.
“Nel frattempo – annuncia Serra – siamo già al lavoro per il posizionamento della cartellonistica informativa e lo sviluppo di applicazioni informatiche che diano in tempo reale la disponibilità di posti liberi. Naturalmente non ci sfugge il periodo particolare che stiamo vivendo con l’emergenza sanitaria in corso per il Covid-19, il ragionamento parte da prima ma tiene conto dell’attualità: la regolamentazione degli accessi va proprio nella direzione di limitare i rischi dovuti all’eccessivo affollamento”.