La Ue aiuterà i rifugiati con carte di debito prepagate

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A Bruxelles l’hanno definita “il maggiore programma umanitario mai finanziato dall’Unione Europea“.

he concretamente significa 348 milioni di euro trasferiti al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, da destinare a favore dei rifugiati siriani in Turchia attraversocarte di debito pagate dalla Ue.

mogherini-fioriL’iniziativa è stata illustrata ieri  dal commissario per l’aiuto umanitario e per la gestione delle crisi Christos Stylianides, che ha spiegato come il trasferimento di denaro dovrebbe sostituire parzialmente gli aiuti elargiti sotto forma di prodotti alimentari o di beni di prima necessità.

Il programma, ha spiegato il commissario, “riduce i costi intermedi e massimizza gli effetti: il lavoro sarà seguito molto da vicino, per assicurare che ogni euro inviato sia speso in modo corretto”.

Gli aiuti in denaro dovrebbero raggiungere, nelle intenzioni della Commissione Europea, almeno un milione di rifugiati entro l’aprile del 2017. L’ammontare dei singoli trasferimenti potrà variare in relazione alla composizione delle singole famiglie. L’obiettivo dichiarato è quello non solo di aiutare i migranti ma anche di contribuire a sostenere l’economia locale.

Il denaro trasferito ai profughi con le carte prepagate verrà impiegato per l’acquisto di cibo, medicinali e beni di prima necessità, ma anche per l’alloggio, le spese scolastiche e mediche. Lo scopo, secondo Stylianides, è quello di “restituire dignità ai migranti” mettendoli in condizione di stabilire un rapporto più normale con le comunità locali dei territori che ospitano i campi profughi.

In Turchia si trovano infatti circa tre milioni di rifugiati, in gran parte provenienti dalla vicinaSiria. In base all’accordo fra Ankara e la Ue raggiunto a marzo 2016 Bruxelles si impegna ad aiutare i turchi con tre miliardi di euro, di cui 2,2 sono già stati assegnati al soccorso dei rifugiati.

Nonostante l’accordo fra l’Unione e la Turchia sia stato criticato da più parti, soprattutto dopo il fallito colpo di Stato che ha sconvolto la Mezzaluna il 15 luglio scorso, oggi l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue Federica Mogherini è volata ieri ad Ankara per consolidare i rapporti bilaterali e rinnovare ad Erdogan le promesse di collaborazione. Alla Commissione, nessuno può dimenticare come la bomba migratoria nelle mani del Sultano sia pronta ad esplodere ad ogni momento.

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