Dal 2019 al 2023 sono stati assicurati alla giustizia 7 latitanti di massima pericolosità e 48 pericolosi.
È uno tra i molti dati che emergono dal report redatto dalla direzione centrale della Polizia Criminale “Latitanti di massima pericolosità e pericolosi: attività del Gruppo integrato interforze per la ricerca e l’arresto di latitanti nel periodo 2019 –2023”, quale sintesi dell’attività svolta dal Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti (Giirl).
L’organismo ha il compito di raccogliere, analizzare e sintetizzare le informazioni sul grado di pericolosità dei soggetti e aggiornare i relativi elenchi. In particolare quello dei latitanti di massima pericolosità del programma speciale di ricerca e quello dei latitanti pericolosi.
Il Giirl è presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, Raffaele Grassi, e composto dai rappresentanti dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Direzione Investigativa Antimafia, della Direzione Centrale della Polizia Criminale, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nonché dell’A.I.S.I. e dell’A.I.S.E., con il supporto del Servizio Analisi Criminale.
Nel settembre 2023, la composizione del Gruppo è stata integrata da un rappresentante della Polizia Penitenziaria per arricchire di ulteriori notizie il quadro investigativo, soprattutto per quei soggetti che siano già stati detenuti.
Nel report è sintetizzata l’attività delle Forze di polizia, relativa al periodo 2019-2023, nel corso del quale il Giirl ha provveduto a inserire negli elenchi 6 soggetti di massima pericolosità (3 affiliati alla ‘ndrangheta, 2 alla camorra e 1 all’area definita responsabili di “gravi delitti) e 58 pericolosi, comprese 12 donne (28 responsabili di “gravi delitti”, 15 appartenenti alla ‘ndrangheta, 10 alla camorra, 4 alla criminalità pugliese e 1 a cosa nostra).
Attualmente, dopo gli arresti di Matteo Messina Denaro, Pasquale Bonavota, Francesco Pelle e Rocco Morabito, nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità sono presenti 3 soggetti: 1 appartenente alla camorra, Renato Cinquegranella, 1 responsabile di “gravi delitti”, Attilio Cubeddu, e 1 affiliato a cosa nostra, Giovanni Motisi.
Dal 1 gennaio 2024 ad oggi sono stati assicurati alla giustizia 3 latitanti pericolosi: Andrea Deiana, responsabile di “gravi delitti”, arrestato il 12 gennaio a Città del Messico; Marco Raduano, appartenente alla criminalità pugliese, arrestato il 1 febbraio in Francia; Gianluigi Troiano, affiliato alla criminalità pugliese, arrestato il 30 gennaio in Spagna.