Sappiamo bene quali strumenti abbia il Fisco per monitorare i contribuenti, l’ultimo in ordine di tempo la possibilità di pignorare i conti correnti da parte della nuova Agenzia Entrate/Riscossione che ha preso il posto della vecchia Equitalia ampliandone i poteri. “Non ci sono particolari spese che danno luogo a verifica. Il controllo è casuale. A campione, ma in linea di massima le conoscono già
Prima la dichiarazione dei redditi era cartacea e si allegavano tutte le spese, “mediche, mutui, etc.”, ma ora con la trasmissione telematica non si allegano più: si dichiarano e basta. “Su alcune di queste spese il riscontro incrociato è immediato – spiega l’esperto -, per esempio, chi deduce la quota relativa all’ex coniuge degli alimenti deve indicare il codice fiscale della donna e, quindi, la verifica è immediata perché lei avrà a sua volta dichiarato di averli ricevuti”.
Per le altre spese l’Agenzia delle Entrate fa il cosiddetto controllo formale. “Ti arriva una lettera in cui ti dicono: ‘guarda che tu hai indicato questi oneri che sono il mutuo, l’assicurazione sulla vita, le donazioni alle Onlus, le ristrutturazioni di casa o il miglioramento energetico: mandamene copia’”. “Una volta fino a due/tre anni fa facevi la fotocopia delle tue spese detraibili e gliele inviavi – aggiunge il commercialista -. Ora c’è un portale specifico dell’Agenzia delle Entrate in cui carichi direttamente i documenti”.
Ormai c’è un controllo incrociato per tutto ed è difficile ‘fare i furbi’. “In realtà le mie spese mediche loro le conoscono già – aggiunge -, perché il mio dottore avrà già indicato il mio codice fiscale, inviandolo a gennaio all’Agenzia delle Entrate e, quindi, loro le sanno”. Il futuro? Alla fine sarà talmente “tutto controllato e registrato”, conclude l’esperto, “che possiamo anche immaginare arriverà un tempo in cui le verifiche non saranno più nemmeno necessarie”.
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