Interpretare l’alta qualità di un prodotto agricolo quale valenza strategica per promuovere le proprie comunità e il proprio territorio. Con questo intento i tre comuni dove si produce lo zafferano secondo le prescrizioni del disciplinare DOP, San Gavino, Turri e Villanovafranca, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, condividono anche nel 2018 risorse e obiettivi per richiamare l’attenzione di turisti e specialisti del mondo del ben mangiare e buon vivere sulle rispettive comunità e realtà produttive.
Il Consorzio Turistico “Sa Corona Arrùbia”, ente pubblico di promozione turistica della Marmilla, è stato investito del ruolo di ideazione e coordinamento del progetto di promozione. La seconda edizione di questa manifestazione si articola in momenti diversi per dare maggior risalto ad ogni singolo comune e ampliare la vetrina dedicata all’oro rosso in tutte le declinazioni. Se n’è parlato oggi, a Cagliari nella conferenza stampa di presentazione del progetto alla presenza anche dell’assessora regionale al Turismo Barbara Argiolas: “Vedo un interessante progetto di sintesi di tre grandi filiere. Progetti come questi coinvolgono le filiere rispettando però l’individualità. C’è un valore di comunità ma anche di economia del territorio da valorizzare e far crescere. Ci auguriamo che la produzione possa aumentare con meno hobbisti e più aziende. Le strade dello zafferano partono dall’agricoltura e arrivano sino alla tavola. L’augurio è che iniziative spot diventino progetti strutturati che favoriscano l’allungamento della stagione turistica”
Le date da appuntare sulle agende del gusto, sono: il 26 ottobre a Turri per il convegno di approfondimento e conoscenza dello zafferano, sia sotto l’aspetto storico del commercio nel Mediterraneo, sia per le specificità genetiche e di adattamento tali da permettere di parlare di terroir. “Abbiamo la fortuna di avere un marchio Dop che non tutti possiedono. Vorremmo fare aderire quanti più produttori possibili alla DOP”, afferma Martino Picchedda , sindaco di Turri comune capofila, nel nostro paese per ora abbiamo un’unica azienda che produce con marchio DOP. trasforma e rivende, di certo possiamo far crescere i numeri”.
Poi si andrà avanti con gli eventi itineranti sul filo rosso dello Zafferano che racchiudono molto più di una tradizionale sagra: il 4 Novembre sarà Villanovafranca ad aprire le porte delle case storiche e le danze degli eventi promozionali dei tre comuni. Seguirà San Gavino domenica 11 per poi lasciare al suggestivo borgo di Turri il compito di chiudere l’agenda degli appuntamenti il 18 Novembre.
“Non vediamo più i Comuni singoli ma un’alleanza importante tra loro con la preziosa presenza di Sa Corona Arrùbia che ha ideato e curato la promozione del progetto”, osserva il sindaco di San Gavino Carlo Tomasi. “Negli eventi, tra le vie dei nostri paesi, non ci sarà solo lo zafferano ma anche altri prodotti di eccellenza della nostra zona. Date diverse e ben calendarizzate, ci permettono inoltre un sostegno reciproco e un’ampia partecipazione a tutti gli appuntamenti itineranti che danno grande attenzione alla comunità, alla storia, all’identità”.
Laboratori del gusto e del sapere, visite ai campi, suggestive case antiche aperte alla curiosità del viaggiatore completano le attività poste in essere dai tre comuni con il supporto economico dell’Assessorato del Turismo, Artigiano e Commercio e quello della Fondazione di Sardegna.
La collaborazione di Pro Loco, associazioni locali, produttori e privati cittadini permetterà al visitatore di godere dell’ospitalità autentica di tutta la comunità e ricca di esperienze da vivere e raccontare.
“Noi promuoviamo la cultura del gusto”, commenta il sindaco di Villanovafranca Matteo Castangia.” Nei nostri comuni c’è un’antica tradizione di produzione della pregiata spezia, tramandate di generazione in generazione. Questa manifestazione, inoltre, mette in risalto i beni culturali ma ha anche un aspetto sociale nel coinvolgimento dei cittadini che si mobilitano per partecipare alla festa aprendo le case ai visitatori”. Gli fa eco il presidente del Consorzio Turistico Sa Corona Arrùbia. “C’è tantissima comunità dietro la produzione dello zafferano. Siamo qui per dare valore alle aziende dentro il disciplinare ma non con una semplice lettura di numeri. Parliamo di produzione di zafferano che sublima in un percorso avanzato. Con questo progetto diamo valore alla qualità, riconosciamo il valore delle aziende e della comunità cercando di conquistare il consumatore distratto”.
E aggiunge: “Oggi in Sardegna chi può rappresentare al meglio la produzione dello zafferano sono i comuni di Turri, San Gavino e Villanovafranca. Noi ci concentriamo sulla rappresentazione genuina del prodotto, sulle emozioni , sui paesaggi urbani autentici, sulle persone che aprono la casa per soddisfare il desiderio di conoscenza. Il consorzio Sa Corona Arrubia con le Strade dello Zafferano si è fatto interprete di questi temi . Vogliamo rendere unici questi momenti. Anche in questo senso si inserisce la scelta di offrire musica in modo originale: abbiamo individuato una serie di musicisti che, con strumenti propri della musica classica, offriranno intrattenimenti come sottofondo agli eventi, tra piazze e strade quasi a cercarsi tra loro, sospesi nel tempo. Ci auguriamo che tutto questo possa avere effetti positivi in termini di partecipazione non solo numerica ma anche emotiva”