Letteratura, stasera Romano De Marco presenta il nuovo romanzo “Codice di Ferro”

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Tra Oriente e Occidente, per una storia che intreccia le antiche arti marziali del Paese del Sol Levante e la complessa situazione sociale e politica italiana: “Codice di Ferro”, il nuovo romanzo di Romano De Marco, pubblicato da Camena Edizioni (2023) sarà presentato stasera) alle 19 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, nell’incontro con l’autore, protagonista insieme allo scrittore Andrea Fulgheri, sotto le insegne di Legger_ezza 2023, il progetto di Promozione della Lettura a cura del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna – giunto alla sua quinta edizione e realizzato in collaborazione con la Libreria Edumondo, con un focus sulla letteratura contemporanea per una riflessione sui temi cruciali del presente.

Una trama avvincente e sul filo della suspense, incentrata sulla figura del capitano dei carabinieri Rinaldo Ferro, un moderno guerriero impegnato nella lotta contro la criminalità, che agisce fuori dalle regole ma con un preciso codice etico e morale: un rappresentante delle forze dell’ordine, a capo di una squadra speciale chiamata a risolvere casi particolarmente intricati e svolgere missioni difficili in cui oltre al normale lavoro d’indagine siano richieste grande abilità e competenza, lucidità e capacità d’intervenire con rapidità e efficacia in situazioni ad alto rischio.

Sullo sfondo di un’Italia contemporanea in cui gli interessi delle organizzazioni mafiose, i cui proventi derivano da attività che spaziano dal traffico di armi e droga alla prostituzione, con relativa tratta di schive e schiavi, spesso giovanissimi, fino alla vendita di organi, interferiscono pesantemente con la vita civile, influenzando la politica e l’economia, un tentativo di rapimento effettuato da un commando terroristico di probabile matrice islamica ai danni della figlia di un ricco industriale si conclude brutalmente con l’uccisione degli uomini della scorta. La donna si salva quasi “miracolosamente” ma le motivazioni e i mandanti restano oscuri, anzi si temono ulteriori aggressioni, specialmente in occasione del tour promozionale in cui la giovane dovrebbe presentare la propria candidatura alle elezioni: servono rigide misure di sicurezza e il compito di proteggerla viene affidato alla squadra di Ferro. Un’impresa ardua e pericolosa, poiché l’attacco proviene da un nucleo armato non identificato ma deciso e ben addestrato, mentre le regole dello show business applicate alla politica impongono una vera e propria sovraesposizione mediatica, con tanto di interviste, apparizioni televisive e eventi mondani in cui la potenziale vittima diventerebbe un bersaglio facile per chi intendesse farne un ostaggio o desiderasse la sua morte.

Il compito di Rinaldo Ferro e dei suoi uomini si complica poiché, oltre a svolgere l’inedito ruolo di body guards, si trovano a doversi difendere da altri non meno micidiali nemici, interessati a portare a termine una terribile vendetta: l’ombra della yakuza, la feroce mafia giapponese, si estende perfino all’Italia, in virtù di alleanze con la criminalità organizzata, e fa riaffiorare un passato con cui il capitano non ha ancora finito di fare i conti, tra addii e tradimenti, un amore trasformato in odio e rivalità mai sopite, oltre agli insegnamenti preziosi del suo maestro di arti marziali.

Il romanzo si apre in medias res, con Rinaldo Ferro e uno dei suoi collaboratori più fidati che svolgono una missione sotto copertura: una contrattazione con trafficanti di esseri umani, in cui i due danno prova di doti non comuni tanto nel reggere il gioco quanto nel capovolgere una situazione critica a proprio vantaggio, con un misto di astuzia, prontezza e tecniche di combattimento in una scena drammatica e spettacolare. “Codice di Ferro” affronta il tema universale dell’eterno conflitto tra il bene e il male attraverso la figura dell’eroe solitario che insieme a un manipolo di guerrieri combatte contro le ingiustizie per salvare i deboli e gli indifesi, senza mai arrendersi né lasciarsi intimorire, perfino a costo della propria vita. Una narrazione quasi “cinematografica”, in cui l’autore si sofferma sui dettagli significativi per inquadrare i singoli personaggi, lasciando ampio spazio alle acrobatiche “coreografie” degli scontri, a fughe e inseguimenti, a vere e proprie scena di guerra, per un thriller che sposa noir e racconto d’azione, ma in cui c’è spazio anche per l’amore e per gli affetti, per quei legami attraverso cui emerge tutta l’umanità, e con essa la fragilità del protagonista e della squadra, insieme con l’aspirazione a una forse irraggiungibile e effimera parvenza di “normalità” e serenità.

Tra sequestri e attentati più o meno riusciti «nella città eterna è guerra aperta» – si legge nelle note di presentazione «c’è solo un uomo in grado di arginare il fiume di violenza che sta per invadere le strade, ma i suoi metodi sono tutt’altro che indolori. Il capitano dei carabinieri Rinaldo Ferro e la sua nuova squadra speciale tornano in azione. Stavolta dovranno combattere una battaglia senza esclusione di colpi dove a essere in gioco sarà la loro stessa vita. Per vincere, Rinaldo Ferro dovrà applicare un codice antico che, molti anni fa, ha giurato di onorare: il codice del guerriero».

Tra le righe di “Codice di Ferro” si colgono i riflessi della realtà e dell’attualità, della connivenza o contiguità tra criminalità e politica, del ruolo dei poteri forti e dei cosiddetti “misteri” di cui è infarcita la storia italiana (e non solo) degli ultimi decenni: una moderna epopea dove è ben chiara la linea di confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra chi sta dalla parte della legalità e chi no, ma è il guerriero a decidere come schierarsi, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni e restituendo colpo su colpo, infrangendo a volte le regole se necessario e sacrificandosi in nome di un fine più alto.

Romano De Marco è dirigente in uno dei maggiori gruppi bancari italiani, vive tra Ortona (Abruzzo) e Modena. Ha esordito nel 2009 con il Giallo Mondadori n. 2974. Ha pubblicato tredici romanzi (di cui uno con lo pseudonimo Vanni Sbragia) e una raccolta di racconti, con Feltrinelli, Piemme, Salani.
Alcuni suoi romanzi sono stati tradotti all’estero e due sono stati riadattati in Graphic Novel.
Ha pubblicato racconti e articoli su Linus, Il Corriere della sera, Micromega, I Classici del Giallo Mondadori. Ha vinto vari riconoscimenti nazionali come il Premio Scerbanenco dei lettori (nel 2017 e nel 2019) il Premio Fedeli, Il Premio NebbiaGialla e il Premio Giallo Ceresio.
Codice di Ferro” è un suo romanzo inedito scritto nel 2008 e pubblicato esclusivamente in audiolibro da Storytel nel 2020.

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